Ricorderete tutti, nella parte conclusiva della stagione 2017, le roventi polemiche che seguirono l’annuncio dell’accordo tra la Renault e il polacco Marcin Budkowski, (ex) responsabile tecnico della Federazione Internazionale. Polemiche dovute al fatto che Budkowski negli ultimi anni, in virtù della sua posizione, ha valutato e legittimato le scelte tecniche dei team. In parole povere, si è trovato in possesso di tutti i segreti di tutti team e di tutte le interpretazioni al limite del regolamento.
In questi giorni, un altro personaggio facente parte della FIA, ovvero il francese Laurent Mekies, sta facendo parlare (e discutere) di sé. Dopo aver lavorato per Minardi prima e Toro Rosso poi dal 2003 al 2014, in quello stesso anno Mekies passa in Federazione Internazionale nelle vesti di responsabile della sicurezza in tutti i campionati FIA, venendo poi nominato a marzo 2017 vice-direttore di gara in Formula 1.
Due giorni fa, la Ferrari ha diffuso questo comunicato: “La Scuderia Ferrari annuncia che, a partire dal prossimo 20 settembre 2018, Laurent Mekies inizierà a far parte del team. Riferirà del suo lavoro al direttore tecnico Mattia Binotto“. A stretto giro di posta, la FIA ha emesso a sua volta un altro comunicato, nel quale si specificava che Mekies avrebbe mantenuto fino a fine giugno il ruolo di responsabile della sicurezza di tutti i campionati eccetto la Formula 1, mentre sarebbe decaduto immediatamente dal ruolo di vice-Whiting.
L’ingaggio del 41enne francese ha fatto storcere la bocca a non pochi team nel paddock. Ad esternare tutto il fastidio per la mossa della Scuderia italiana è stata la McLaren, per bocca di Eric Boullier: “Spiace molto che la Federazione Internazionale perda un’altra pedina importante del suo organigramma perché ingaggiato da un team. Questa situazione rende chiaro che non è stato rispettato il gentleman agreement discusso e raggiunto da tutti i team all’interno dello Strategy Group. Un accordo secondo cui nessun tecnico della FIA sarebbe stato ingaggiato da un team prima di un anno dal suo addio alla Federazione. La Ferrari è andata contro questo accordo e la FIA non l’ha fatto rispettare“.
Questa accusa di scorrettezza non è affatto piaciuta alla GES, e la Ferrari ha replicato, pur se non in via ufficiale, negando l’esistenza di questo gentleman agreement. Secondo la Scuderia, infatti, alle parole (tante) circolate nell’immediatezza del caso Budkowski, non sarebbero mai seguiti i fatti, lasciando quindi mano libera per l’ingaggio di Mekies, tra le altre cose considerato un esperto in materia telaistica. Staremo a vedere come si evolverà la situazione.
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