Al termine di una qualifica emozionante, Sebastiab Vettel ha ottenuto la pole all’Hermanos Rodriguez di Città del Messico, la 50.esima in carriera. Il pilota Ferrari (1:16.488) torna a qualificarsi davanti a tutti, cosa che non accadeva da Singapore, beffando un comunque fortissimo Max Verstappen, che gli finisce dietro di 86 millesimi. Seconda fila tutta Mercedes, con Lewis Hamilton (+0.446) e Valtteri Bottas (+0.470) mai apparsi in grado di giocarsi la pole. C’è da dire che l’olandese è sotto investigazione per un presunto ostacolo a Bottas tra curva 12 e 13. Terza fila per un Kimi Raikkonen che becca un enorme distacco dal compagno di box (+0.750); al suo fianco un ottimo Esteban Ocon, su Force India (+0.949).
Solo quarta fila per Daniel Ricciardo (+0.959), affiancato dalla Renault di Nico Hulkenberg (+0.978); chiudono la top-10 Carlos Sainz (+1.306) e Sergio Perez (+1.319). Sesta fila tutta Williams, con Felipe Massa e Lance Stroll uno di fianco all’altro; settima fila, invece, per Brendon Hartley (appiedato dalla PU della Toro Rosso in Q2) e Marcus Ericsson. Ottava fila per Pascal Wehrlein e Kevin Magnussen. Chiudono lo schieramento Romain Grosjean e Fernando Alonso (-20 posizioni di penalità) in nona fila, Stoffel Vandoorne (-25 posizioni di penalità) e Pierre Gasly in decima. Il francese non ha preso parte alle qualifiche. Ma andiamo a vedere come si sono sviluppate le qualifiche del Gran Premio del Messico.
F1 GP MESSICO: CRONACA Q1
Si comincia sotto con il sole e temperature sui 20 C°. I primi a lasciare i box sono le due Haas e Vandoorne, mentre non parteciperà Pierre Gasly, il cui guaio alla power unit patito ad inizio PL3 gli impedisce di scendere in pista. Subito fuori anche le Ferrari, in pista con le Supersoft. Il primo tempo di rilievo è di Grosjean (1:21.359), battuto subito da Ericsson, che scende di quasi un secondo. Arriva Raikkonen in 1:18.148; più veloce è Vettel, in 1:18.045. Scendono in pista anche Verstappen, con mescola Supersoft, mentre le Mercedes sono su Ultrasoft. Bottas, come da pronostico, passa al comando, battuto di 60 millesimi da Hamilton (1:17.518). Verstappen è 3°, a +o.112, seguito a ruota da Vettel (+0.147).
Tra i big manca all’appello Ricciardo, che però è lontano (+1.379 su Supersoft). Per ora bene le Force India, con Perez ed Ocon in 6° e 7° posizione, davanti alle Renault. Un replay evidenzia un errore di Raikkonen nel secondo tentativo veloce, arrivando lungo in curva 12. Molto bene Alonso, 5° (+0.285, con Ultrasoft); peccato per la solita caterva di posizioni di penalità che lo porterà a scattare dal fondo della griglia. A poco meno di 7′ dalla fine della Q1, sono virtualmente out Magnussen, Wehrlein, Vandoorne e Grosjean. Brivido per Alonso, che lamenta un problema al turbo, che poi sembra rientrare. Arriva il momento della bandiera scacchi: salutano la compagnia, oltre a Gasly, Ericsson, Wehrlein, Magnussen e Grosjean. Male male la Haas. Alonso resta 5° ma migliora, a +0.192 dal primo tempo di Hamilton.
F1 GP MESSICO: CRONACA Q2
La fase centrale delle qualifiche vede scendere in pista per primo Fernando Alonso con la McLaren, seguito dalle due Mercedes e dalle Ferrari, stavolta in pista con le Ultrasoft. Il primo crono è di , ma arrivano veloci le Mercedes, con Bottas che fa 1:17.161, al quale non replica Hamilton, che abortisce il tentativo. C’è anche Raikkonen (1:17.534). Arriva anche Vettel, che si piazza in testa, con un 1:17.058. Hamilton arriva sul traguardo e batte il tempo del rivale per appena 23 millesimi (1:17.035). Scendono in pista con pneumatici Ultrasoft le Red Bull, mentre Hartley esclama un eloquente ‘no power, no power‘ in radio e si ferma a bordo pista.
Arriva molto rapido Max Verstappen, che scala la classifica fino alla vetta, con un super 1:16.524! L’olandese rifila un gap di mezzo secondo a Hamilton e Vettel. Molto più lento Ricciardo (+1.107). A 5′ dal termine, out virtualmente Hartley, Stroll, Alonso, Massa e Vandoorne, tutti senza tempo e con il neozelandese già ko. Avendo un treno di Ultrasoft in più, scendono nuovamente in pista le Mercedes; fuori anche le Ferrari e le Red Bull. Hamilton non migliora, così come Raikkonen. Vettel invece sale in 2° posizione, a +0.346. Vengono eliminati Massa, Stroll, Hartley, Alonso e Vandoorne.
F1 GP MESSICO: CRONACA Q3
Prendono parte alla Q3 le due Red Bull, le due Ferrari, le due Mercedes, le due Force India e le due Renault. La fase cruciale delle qualifiche comincia con Verstappen, Bottas e Hamilton subito sul tracciato, seguiti da Hulkenberg, Raikkonen e Ricciardo. In pista anche l’idolo di casa, Perez, accolto dall’ovazione del pubblico. L’olandese della Red Bull è il primo a passare, ma abortisce il tentativo; Bottas arriva lungo all’interno dello stadio. Hamilton invece passa momentaneamente al comando (1:16.934). Raikkonen è lento, mentre Vettel, in 1:16.833, si porta in pole provvisoria. Però Verstappen si rilancia e arriva velocissimo sul traguardo: 1:16.574 per lui. Ricciardo becca 873 millesimi, davanti ad Ocon, Sainz, Perez, Raikkonen e Hulkenberg. Senza tempo Bottas.
Tutto pronto per il secondo time attack. Nell’ordine, scendono in pista Verstappen (sotto investigazione per un presunto ostacolo a Bottas), Hulkenberg, Bottas, Sainz, Raikkonen, Hamilton, Ocon, Vettel, Perez e Ricciardo. Si lancia Max Verstappen, ma ancora abortisce il primo tentativo. Bottas s’inserisce in 4° posizione, mentre Hamilton sbaglia e resta 3°. E’ velocissimo Vettel, che strozza in gola l’urlo di Verstappen e della Red Bull, beffandolo per 86 millesimi, con il crono di 1:16.488. Domani la prima fila sarà ad alta tensione, con Vettel affiancato da Verstappen, seguiti dalle Mercedes di Hamilton e Bottas e da Raikkonen ed Ocon. Solo quarta fila per Ricciardo, insieme a Hulkenberg. Quinta fila per Sainz e Perez.
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