Calato il sipario sui test invernali 2019 di Barcellona, per il Circus della Formula 1 è tempo di focalizzarsi sulla prova d’apertura della stagione, il Gran Premio d’Australia, in programma dal 15 al 17 all’Albert Park di Melbourne. Gli otto giorni catalani hanno restituito la sensazione di una SF90 ben riuscita, sicuramente competitiva, ma che da qualche pensiero in termini di affidabilità, visti i problemi patiti soprattutto nella seconda metà dei test.
Diamo un pò di numeri. Sebastian Vettel, nella giornata di ieri, ha stampato il miglior giro di questi test, in 1:16.221, precedendo di 3 millesimi Lewis Hamilton e di 10 Charles Leclerc, autore del suo best lap nella giornata di giovedì. Come giri completati, il tedesco si è piazzato al 3° posto assoluto (534), alle spalle dei due Mercedes, mentre il monegasco in 8° posizione (463).
La Ferrari, in totale, ha messo da parte 997 giri (4641,04 km), subito avanti alla Renault (961) e dietro alla sola Mercedes (1189). Tra i Costruttori, i motorizzati Ferrari (la stessa Scuderia più Alfa Romeo e Haas) si sono piazzati meglio degli altri, con 2790 giri nel carniere, meglio dei Mercedes (Mercedes, Racing Point e Williams), fermi a 2381, dei Renault (1834 con Renault e McLaren) e degli Honda (1768 con Red Bull e Toro Rosso).
Nella pausa pranzo dell’ultimo giorno di test, è toccato al team principal della Ferrari, Mattia Binotto, parlare con i giornalisti. “Sono stati giorni molto intensi ed interessanti, nei quali ci siamo concentrati sulla macchina per capirne i limiti per quel che riguarda competitività ed affidabilità” – ha spiegato Binotto – “Nel complesso sono contento del lavoro svolto e di come la macchina si è comportata su questa pista, in modo molto bilanciato“.
“Tuttavia, al momento non possiamo essere completamente soddisfatti, poiché vorremmo essere più veloci e più affidabili. Quindi c’è ancora molto da fare” – ha aggiunto, quando ancora non si era verificato il problema elettrico che ha interrotto il pomeriggio di lavoro di Vettel e del team – “Il nostro programma non si è svolto sempre come avremmo voluto, a causa di problemi di affidabilità e dell’incidente di Vettel, per la rottura di un cerchione“.
“C’è ancora da lavorare e dobbiamo spingere sul fronte delle prestazioni. La monoposto costituisce un buon punto di partenza, ma non credo siamo pronti al 100% per Melbourne. Diciamo che ci sono ancora lavori in corso” – conclude Binotto, il quale poi passa ai due piloti – “Hanno entrambi ottenuto tempi molto simili. Leclerc non ci sorprende, dato che sapevamo fosse molto veloce, guardando alla sua esperienza in FDA e lo scorso anno, da rookie in Formula 1. Per quanto riguarda Sebastian, la sua prestazione rispecchia l’essere quel campione del mondo che tutti conosciamo“.
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