Nell’ambito delle proposte di riforma in ottica 2021, sull’asse incrociato FIA-Liberty Media, oltre al regolamento tecnico l’argomento più dibattuto è quello di un ipotetico budget cap che, non incidendo esageratamente sulle spese dei top team, le vada comunque a calmierare, proponendosi come scopo quello di avvicinare i team di fascia medio-bassa, aumentando lo spettacolo in pista con una competizione maggiormente allargata. Nello specifico, una redistribuzione più equa dei montepremi e un tetto di 150 milioni di spesa.
Delle proposte che sono state accolte gelidamente dalle varie Ferrari, Mercedes, Red Bull, mentre al contrario realtà come Force India, Williams, Haas e Sauber le hanno accolte benissimo. In proposito, il direttore tecnico della Williams, Paddy Lowe, ha sottolineato come tutta la Formula 1, negli ultimi 15 anni, abbia affrontato il problema dei costi dalla prospettiva sbagliata.
“I due cardini della proposta di Liberty Media sono una redistribuzione più giusta dei soldi ed un tetto di spesa, ovvero elementi fondamentali per una competizione più serrata” – spiega Lowe a Crash.net – “E’ spiacevole che ci sia voluto così tanto tempo per intraprendere il cammino verso questa direzione. Abbiamo passato gli ultimi 15 anni a discutere di riduzione dei costi, ottenendo qualche discreto risultato“.
“Pensiamo alla riduzione dei test, alla limitazione delle ore di galleria del vento. Delle mosse molto efficaci non per abbassare i costi ma per contenerne l’escalation verso l’alto, visto che crescevano di anno in anno” – continua l’ex Mercedes – “In realtà, però, abbiamo affrontato il problema nel modo sbagliato. La direzione dalla quale bisogna affrontarlo è la fine dell’input, ovvero il denaro in arrivo e, in particolare, cosa si può fare con esso“.
Stando a quel che dice Lowe, la Formula 1 dovrebbe porsi come obiettivo nei prossimi anni quello di avere un gap prestazionale tra la vetta ed il fondo della griglia all’incirca di un secondo. “Se si potesse comprendere, a livello prestazionale, la griglia di partenza in un intervallo di un secondo, massimo un secondo e mezzo, sarebbe magnifico per la Formula 1“, ha aggiunto Lowe.
“Se prendiamo il gruppo di monoposto alle spalle dei big e osservi quanto hanno fatto nelle prime tre gare del 2018, ci si rende conto di una grande altalena a livello di competitività” – conclude l’ingegnere inglese – “La Toro Rosso, ad esempio, è stata velocissima in Bahrain, molto meno in Cina. Sarebbe una prospettiva formidabile se riuscissimo a muoverci in quella direzione, con una struttura commerciale che ponga tutti i team in quella fascia“.
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