F1, la Force India finisce in amministrazione controllata

La Force India versa in una situazione economica molto complicata ormai già da qualche anno. Difficoltà manifestatesi soprattutto in problemi nel pagamento delle forniture della power unit Mercedes, che hanno anche comportato ritardi nello sviluppo della monoposto, in particolare in questo 2018. Il tutto connesso alla complicatissima situazione giudiziaria del patron Vijay Mallya, costretto praticamente ad un ‘esilio’ (con tutti i distinguo del caso) in Gran Bretagna, per sfuggire alla caccia della giustizia indiana.

Esteban Ocon, immortalato durante il Gran Premio di Monaco dello scorso maggio. Da ieri sera, la Force India è entrata in regime di amministrazione controllata (foto da: twitter.com)

A partire dalla serata di ieri, però, il team con base a Silverstone è entrato ufficialmente in amministrazione controllata, a causa di pendenze nei riguardi dei due piloti, Sergio Perez ed Esteban Ocon, oltre che ovviamente con il gruppo Daimler/Mercedes, per quel che riguarda i propulsori. L’ingiunzione è partita dalla Brockstone, società riconducibile a Perez ed al suo manager, Julian Jakobi. Il legale del pilota messicano, in una udienza tenutasi mercoledì, ha sottolineato il fatto che il team stia diventando incapace di pagare il debito in questione, e che i relativi partner probabilmente non potranno supportare finanziariamente il team.

Un debito, quello nei riguardi di Checo, ammontante a circa 4 milioni di euro. A supportare il procedimento ingiuntivo c’è anche la Mercedes, creditrice nei confronti della Force India per una somma di circa dieci milioni e mezzo di euro. C’è da dire, però, che la mossa di attivare l’amministrazione controllata subito prima della pausa estiva costituisce un tentativo di ridurre al minimo le ripercussioni all’interno del team, che potrà continuare a muoversi per provare a pagare i suoi debiti.

Sul futuro del team anglo-indiano, da tempo si rincorrono varie voci. La più autorevole è quella che indica in Lawrence Stroll, papà di Lance, molto interessato ad investire grosse somme in Force India, portando però con se anche il figlio, che saluterebbe così la Williams. Anche il papà del russo Nikita Mazepin, terzo pilota Force India, ha espresso nelle scorse settimane interesse ad investire nel team di Mallya.

Nelle ultime ore, quindi, il brand inglese di bibite energetiche, Rich Energy, ha postato su Twitter di aver proposto al team un’offerta dell’ultima ora di circa 30 milioni di sterline, non rendendo nota però la replica della Force India. Sul tema, mentre Ocon ha detto di non essere preoccupato della situazione del team, Perez l’ha invece definita critica e preoccupante. 

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