Tra i tanti argomenti fonti di polemiche in Formula 1, uno in particolare ha fatto parlare molto il Circus sin da quest’inverno, con un’escalation nello scorso fine settimana a Spa-Francorchamps. Ci riferiamo alle discussioni sul consumo di olio nella camera di combustione del motore, come additivo del carburante. Un caso cominciato con la denuncia in precampionato da parte della Red Bull contro la Mercedes prima e contro la Ferrari poi. In entrambe le circostanze, la questione finì nel nulla.
Nel mentre, la Federazione Internazionale ha inasprito i controlli in materia, decidendo di introdurre a partire da Monza il limite di 0.9 litri di olio consumato ogni 100 km. A Spa il dibattito è riesploso in seguito alle indiscrezioni susseguite all’introduzione da parte di Mercedes della quarta power unit. Una mossa che ha sorpreso non poco gli addetti ai lavori, e che ha immediatamente preso la piega della ‘furbata’ da parte del team anglo-tedesco.
In tanti, infatti, hanno avanzato l’ipotesi di una mossa della Mercedes tesa ad omologare la nuova power unit in modo da dover sottostare al vecchio limite (1.2 litri per 100 km) e non al nuovo, come invece accadrà ad esempio alla Ferrari e agli altri motorizzati Mercedes. La stampa specializzata tedesca, durante lo scorso weekend, ha spiegato come il team di Stoccarda abbia in pratica violato un ‘Gentlemen’s Agreement‘ con gli altri costruttori, secondo il quale nessuno avrebbe dovuto introdurre aggiornamenti alle power unit prima di Monza. Nulla di giuridicamente rilevante, ma di certo che non aiuta nei buoni rapporti tra Costruttori.
Nella giornata di domenica, Charlie Whiting, direttore di gara, aveva detto che, a suo parere, il limite sul consumo dell’olio nella power unit sarebbe stato esteso retroattivamente anche alle power unit omologate fino a Spa, annullando il vantaggio acquisito ‘furbescamente’ dalla Mercedes. A suo parere, infatti. Stamani la FIA, per mano del responsabile tecnico, Marcin Budkowski, ha ‘chiarito’ definitivamente la questione:
“Abbiamo ricevuto diverse domande sulla combustione d’olio da Monza in poi” – si legge nella nota – “Soprattutto se i motori introdotti a Spa debbano essere soggetti alla limitazione di 0,9L/100km per qualsiasi elemento ICE della Power Unit“.
“L’art. 23.3b del Regolamento stabilisce che ‘Ognuno dei sei elementi della power unit sarà considerato utilizzato una volta che il transponder dell’auto avrà dimostrato che questa avrà lasciato la pit-lane.
Perciò se un motore (elemento ICE) viene introdotto a Monza o dopo, il suo consumo d’olio dev’essere inferiore a 0.9L/100km ogni volta che viene utilizzato.
Se un motore (elemento ICE) è stato introdotto a Spa o prima, invece, il suo consumo d’olio dev’essere inferiore a 1.2L/100km ogni volta che viene utilizzato“.
Chiaramente ciò autorizza la Mercedes a consumare più olio nella power unit rispetto ai rivali. Una decisione che lascia perplessi, e che non consentirà di interpretare bene la situazione nella fase finale del campionato. Ancora una volta, la Federazione non ha perso il brutto vizio di intervenire sulle regole a stagione in corso, con il serio rischio di inficiare il risultato della pista. Il problema, infatti, non è la Mercedes, che ha sfruttato una zona grigia del regolamento. Fatto sta che già a Monza il quadro rischia di tornare di molto a favore delle Frecce d’Argento, a meno di colpi di genio della Ferrari con la sua quarta power unit.
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