Il 2017 si è chiuso male per la Toro Rosso, con un finale ricco di delusione e di tensione, in particolare nei riguardi della Renault. La scuderia di Faenza, dopo aver ben figurato per almeno due terzi di stagione, grazie ad un ottimo Carlos Sainz e ad una buona STR12, è andata in crisi con l’addio dello spagnolo, rimpiazzato da Pierre Gasly, ma soprattutto a causa dell’inaffidabilità dei propulsori della Losanga, che hanno creato un mare di problemi al team nell’ultima fase di stagione.
Già promessa sposa della Honda, la Toro Rosso ha vissuto un clima di molto pesante con il motorista francese, fatto di continui scambi di accuse, anche di presunti favoritismi a vantaggio del team Renault, che all’ultimo tuffo ha soffiato il 6° posto nei Costruttori alla scuderia italiana. James Key, raggiunto da Motorsport.com, ha sottolineato come nel 2018, sarà una sfida non da poco per il team adattarsi alla struttura del propulsore giapponese, che tanti guai e perdita di credibilità ha causato alla McLaren.
“Parliamo di due propulsori completamente diversi tra loro, con un’architettura diversa” – spiega Key – “Il propulsore Honda non può assolutamente stare nello stesso spazio di quello Renault e dovremo quindi lavorare sodo per adattare al meglio il layout della monoposto. Il nostro intento, però, è quello di non stravolgere il progetto della nostra monoposto, evitando di intervenire in determinate aree“.
Il progettista della Toro Rosso spiega come anche il cambio sarà alquanto diverso il prossimo anno: “Il layout e le dimensioni sono diverse per questo motore, rispetto a quello che avevamo quest’anno. Il concetto è lo stesso, ma l’architettura è diversa. Alcuni elementi saranno trasferiti ed altri invece saranno personalizzati“.
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