Uno degli episodi principali che hanno caratterizzato la stagione 2017 e che sono entrati di diritto nella collezione video della Formula 1 è stata certamente la ruotata rifilata da Sebastian Vettel a Lewis Hamilton a Baku, durante il Gran Premio d’Azerbaijan, in regime di safety car nel corso del 20° giro. Un episodio dettato dalla frustrazione del tedesco per le manovre ostruzionistiche dell’avversario in regime di SC, provocando un tamponamento tra la Ferrari #5 e la Mercedes #44.
Vettel venne punito con uno stop&go di 10″ e un processo ‘mediatico’ che andò avanti per giorni, prima della decisione della FIA che optò per la ‘grazia’, mentre Hamilton venne danneggiato dal poggiatesta montato male, costretto ad una sosta extra e a finire dietro al rivale. A cinque mesi di distanza, Lewis Hamilton è tornato sull’episodio, in un’intervista a Motorsport.tv, per la rubrica The Flying Lap.
“Quando ho parlato con lui, gli ho detto di non mancarmi mai più di rispetto in quel modo, altrimenti avrebbe avuto dei problemi con me” – spiega l’inglese – “Non mi era mai capitato di avere una reazione simile con un mio collega. Non so neanche cosa pensasse di fare. Non sono mai stato in una situazione come quella. Immagino che le persone reagiscano in maniera differente quando sono sotto pressione“.
Hamilton sottolinea di aver voluto reagire in maniera ‘soft’ nei riguardi di Vettel, per evitare di entrare in un clima negativo di scontro con il rivale: “Le cose possono essere gestite in modo diverso” – ha detto Hamilton – “Non volevo per nessuna ragione dire qualcosa o reagire in un modo che potesse causare un vortice negativo, che mi avrebbe anche potuto allontanare dal mio obiettivo finale, ovvero il titolo. Con l’esperienza si impara a controllare tutte le sensazioni e le situazioni diverse“.
Hamilton, alla CNN stavolta, torna anche sul suo metodo di lavoro e sulle lezioni imparate dalle passate stagioni: “Oggi la mia etica del lavoro è molto migliorata. Se fosse stata sempre così, probabilmente avrei vinto cinque mondiali in questo momento. La forza mentale è stata fondamentale per raggiungere il traguardo in questa stagione. Sono convinto che è stata la differenza maggiore tra me e Sebastian” – prosegue il nativo di Stevenage, che poi lancia l’ennesima stoccata a Rosberg: “Da quali compagni di squadra ho imparato qualcosa? Direi che l’unico è stato Fernando Alonso, nel mio anno da rookie in Formula 1“.
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