Un vero trionfo, per Lewis Hamilton e la Mercedes, in quel dell’Hungaroring. Dopo aver inseguito per tutta la gara la Red Bull di Max Verstappen, il pilota britannico, grazie anche ad un azzardo vincente del muretto Mercedes, che lo ferma a sorpresa a 23 giri dalla fine tornando alle ‘gialle’, riesce nel sorpasso a cinque tornate dalla conclusione, infilando l’avversario all’esterno di curva 1. Una vittoria, la #81 in carriera (#7 in Ungheria), che gli consente di prenotare con netto anticipo la sesta corona iridata, visto che adesso il margine su Valtteri Bottas si è impennato a +62 (250 a 188). Bottas, appunto. Dopo aver sfiorato la pole ieri, una domenica da dimenticare per il finlandese, che subisce le ruotate dello stesso Lewis prima e, soprattutto, di Leclerc poi, entrambe nel primo giro; risultato ala anteriore danneggiata e pit che lo spedisce in fondo alla classifica. La rimonta c’è ma non si perfeziona, e al contrario vede il #77 chiudere mestamente 8°. Come se non bastasse, nel post gara Toto Wolff lo scarica pubblicamente, annunciando per il 2020 l’avvicendamento con Esteban Ocon.
Cominciamo da un raggiante Lewis Hamilton: “Una grande vittoria, anche se Max ha disputato una grande gara. Sono certo che avremmo potuto tenere le hard fino alla bandiera scacchi e, sinceramente, quando mi hanno fermato per la seconda volta non sapevo se sarei riuscito a riprenderlo. Ma in momenti come quello devi avere fiducia nel team, e io sono fortunato nell’averne uno davvero forte. Hockenheim? Questa vittoria non serve a cancellare quanto di negativo successo domenica scorsa in Germania“.
“È stata davvero una giornata bellissima ed eccitante. Non appena mi sono trovato al secondo posto ho capito che per la vittoria sarebbe stato un discorso tra me e Max” – prosegue il campione britannico – “In queste gare bisogna trovarsi al posto giusto al momento giusto, e il team ha fatto un lavoro eccezionale. In mattinata non credevano che saremmo potuti andare su due soste; in gara, però, mi hanno chiamato per un secondo pit e ho pensato che sarebbe stata una scommessa difficile da vincere. Ma mi sono fidato, e ho fatto bene“.
Lewis, quindi, si da un voto ovviamente positivo per la straordinaria stagione avuta finora: “Mi do 8.8 o 8.9, senza Hockenheim mi sarei dato un voto più alto. È sicuramente una delle migliori stagioni nella mia carriera, ma penso si possa ulteriormente migliorare“. Infine, il nativo di Stevenage riconosce nella Red Bull l’avversario più vicino al momento: “È fantastico vedere i progressi fatti dalla Red Bull e dalla Honda. Qui in Ungheria credo che le prestazioni fossero maggiormente livellate, e spero che questa sfida duri fino a fine stagione. Chiaramente mi piacerebbe avere anche una Ferrari più competitiva“.
Così, invece, Valtteri Bottas, che non ha gradito molto il sorpasso subito da Lewis in curva 3 nelle primissime fasi: “Siamo qui come team e vogliamo massimizzare il risultato, ottenendo più punti possibili. Ma si può gareggiare anche in modo pulito, senza costringere l’avversario fuori pista. Io e Lewis ci rispettiamo molto, anche se quanto successo in curva 3 è stato leggermente al limite, dato che non mi ha lasciato molto spazio, e in curva 2 avrei potuto fare lo stesso. Saprò come agire in futuro, in una situazione simile, sempre nei limiti del rispetto reciproco“.
“Sulla sostituzione dell’ala anteriore, inizialmente avevamo deciso di provare a restare in pista, in modo da valutare che passo potevamo avere nonostante i danni. Ma ci siamo resi velocemente conto che avevamo un passo troppo lento, e così sono rientrato ai box” – prosegue il finlandese – “A quel punto la mia gara era compromessa, e ho avuto anche dei problemi di surriscaldamento ai freni; guaio che, stando sempre nel traffico, non ha fatto che peggiorare. Il pedale del freno, ad un certo punto, è diventato morbido e la sua corsa è aumentata“.
Sulla sua stagione, infine, Valtteri la vede in modo positivo: “Dal punto di vista della performance, credo che sia la mia miglior annata in assoluto. In qualifica sto andando molto bene, e in gara sto migliorando. Con quel che è successo oggi, però, non sappiamo quale sarebbe potuto essere il nostro passo. In generale, ovviamente, ci sono degli aspetti negativi, e riguardano errori commessi sia dal team che da me“.
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