Il ferrarista riesce a tornare tra i primi tre, dopo una dura battaglia con le Red Bull e la penalità inflitta a Verstappen
Una gara che sembrava non portare a nulla per la Ferrari, come al solito ultimamente, per almeno 2/3. Poi il finale arrembante, con le Medium nuove che fanno avvicinare tanto Vettel al 3° posto di Verstappen. Quanto accaduto negli ultimi, concitatissimi giri, l’abbiamo visto tutti, compreso poi quanto verificatosi nell’immediato post gara, con team radio irripetibili, gestacci e un pilota praticamente cacciato dal podio.
Un 3° posto, comunque, che fa tornare il tedesco nella top-3 a quasi due mesi di distanza dall’ultimo, a Monza. “E’ chiaro a tutti quello che è successo” – esordisce Seb – “Ero più veloce di Max, l’ho messo sotto pressione e lui ha sbagliato. Avrebbe dovuto ridarmi la posizione e non lo ha fatto, facendomi perdere molto tempo nei confronti di Ricciardo. Devo ancora riguardare l’incidente con Daniel. Lui a volte è un po’ aggressivo ma ci sta, c’era un podio in palio“.
“Eravamo davvero vicini io e Daniel” – prosegue il tedesco – “Ci siamo toccati e pensavo di aver forato. Sono stato fortunato. Con Max ero davvero arrabbiato. Alla radio gli hanno detto di restituire la posizione e non lo ha fatto. Poi Maurizio mi ha calmato. Sinceramente, non mi importa di quanto accaduto ieri. Oggi abbiamo ribaltato tutto e senza problemi potevamo anche infastidire le Mercedes“.
Sul podio, Montoya gli chiede conto degli infuocati team radio di oggi: “Possiamo dire che ho utilizzato molto il linguaggio dei gesti. Ho fatto un po’ come facevi te (riferendosi a Juan Pablo), quando ti arrabbiavi in macchina. Bisogna capire la situazione. L’adrenalina sotto pompa di brutto ed ero sotto pressione. Le gomme cominciavano a diventare vecchie e lui ha fatto quel che ha fatto. Perciò potete capire perché ero così seccato“.
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