Ancora la Ferrari davanti, anche nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Germania 2019. A differenza della sessione mattutina, però, in vetta alla classifica c’è Charles Leclerc, in 1:13.449; i più vicini al monegasco sono Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, staccati rispettivamente di 124 e 146 millesimi, con una SF90 mostratasi migliore nei primi due settori, mentre la W10 ha dato il meglio nel T3.
Simulazione di qualifica non esaltante per Valtteri Bottas che, con qualche sbavatura di troppo nelle ultime due curve, è 4° ma lontano (+0.662), subito avanti alla Red Bull di Max Verstappen (+0.684), che ha avuto uno spavento causato da un momentaneo calo di potenza del propulsore Honda della sua RB15. Molto bene anche Romain Grosjean, Haas, e Lance Stroll, Racing Point, ultimi sotto il secondo di distacco, a +0.730 e a +0.819.
A completare la top-10 abbiamo Kimi Raikkonen, Alfa Romeo (+1.009), Nico Hulkenberg, Renault (+1.023), e Sergio Perez, con l’altra Racing Point (+1.069); il tedesco della Renault, a poco meno di 20 minuti dalla fine, è rimasto bloccato in fondo alla pit-lane mentre provava una partenza. Con l’11° tempo ecco la McLaren di Carlos Sainz Jr. (+1.213), davanti alle Toro Rosso di Daniil Kvyat (+1.351) ed Alexander Albon (+1.613), inframmezzati dalla Renault di Daniel Ricciardo (+1.561).
Sessione problematica per Pierre Gasly, appena 15° (+1.640): il francese, ad un quarto d’ora dalla fine, perde la sua RB15 in uscita dall’ultima curva, picchiando contro il muro e distruggendo praticamente tutta la parte sinistra della monoposto, provocando la bandiera rossa. Scorrendo la classifica, completano Lando Norris, McLaren (+1.798), Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo (+1.957), Kevin Magnussen, Haas (+2.021), e i due della Williams, George Russell (+3.451) e Robert Kubica (+3.531). Per quel che riguarda i giri completati, svetta Kvyat, con ben 39 tornate all’attivo, seguito da Albon (36) e Sainz (34); all’opposto troviamo i due della Red Bull, Gasly (19) e Verstappen (23).
Concludiamo infine con una breve analisi dei passi gara, condizionate soprattutto dal caldo africano. Spicca un Sebastian Vettel apparso in palla e costante in particolare con la mescola ‘rossa’, con la quale è sceso fino all’1:18.6; mescola, la soft, con la quale invece ha sofferto principalmente la Mercedes, con i tempi andati su velocemente. Con la ‘gialla’, invece, il migliore è stato Lewis Hamilton (1:18.4 come tempo d’attacco), anche se va segnalato un ottimo run di Max Verstappen fino alla bandiera rossa. Con la ‘bianca’, infine, abbiamo visto un duello tra Charles Leclerc e Valtteri Bottas: entrambi hanno avuto un 1:18.7 come tempo d’attacco, ma il monegasco si è fatto preferire come costanza.
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