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F1, Gp del Bahrain, Red Bull sugli scudi, Ferrari fuori dal podio, bene Alonso

Il Mondiale di Formula 1 2023 inizia con la doppietta Red Bull nel Gran Premio del Baharin con Max Verstappen che va a vincere davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Ottimo 3° posto per Fernando Alonso che conferma quanto aveva fatto di buono nelle libere dove era stato il più veloce con la sua Aston Martin.

I primi test stagionali lo avevano dimostrato, le prove di qualificazione lo hanno confermato, l’esito del Gran Premio del Bahrain lo ha certificato: le Red Bull, almeno per ora, hanno una marcia in più sulla concorrenza. Verstappen e Perez si sono infatti presi disinvoltamente le prime due piazze. Male le Ferrari con Leclerc ritirato e Sainz fuori dal podio. Male anche le Mercedes mentre Alonso incanta con la sua Aston Martin. Proviamo a individuare promossi e bocciati del primo atto del mondiale.

MAX VERSTAPPEN: presosi la pole position con una Red Bull affidabilissima , la capitalizza al meglio mettendo sin dall’inizio il suo timbro sulla gara e perdendo il primo posto soltanto quando si concede il rituale dei pitstop. Ha un’auto che gli ubbidisce alla grande e la conduce con la maestria del campione del mondo in carica: voto 10.

SERGIO PEREZ: non corre con la media del suo compagno di squadra da cui si fa rifilare anche trenta secondi rosicchiandogliene poi una ventina ma anch’egli addomestica la vettura secondo i suoi desideri e si prende il secondo gradino del podio: voto 9.

FERNANDO ALONSO: quarantuno anni e non sentirli, o meglio, sentire che a quarantuno anni puoi ancora assaporare la gioia di correre ad alti livelli con una scuderia, la Aston Martin, che ti coccola e a cui dai volentieri la tua esperienza di bicampione del mondo realizzando un connubio pressochè perfetto. Voto: 8.5

CARLOS SAINZ JR: per voler vedere il bicchiere mezzo pieno, tiene su la baracca, finché può si tiene negli specchietti l’indiavolato Alonso, poi gli cede ma riesce almeno a continuare a dare polvere a Hamilton. Con Leclerc fuori, tiene su il morale della truppa Ferrari. Ma si può dare di più. Voto 7.

LEWIS HAMILTON: ne è convinto lui per primo, con questa Mercedes, almeno al momento, fuochi d’artificio non ce ne si può concedere ma lui , nell’abitacolo, ci porta il ricordo degli otto mondiali vinti. E comunque conduce la Mercedes nella posizione che in questo momento può permettersi. Voto: 7.

LANCE STROLL: quando hai come compagno di squadra uno come Fernando Alonso non hai una vita proprio facilissima, lui arriva in Bahrain recuperato alla grande dall’infortunio che lo aveva tenuto lontano dai test prestagionali e comunque conduce una gara dignitosa. Si farà. Voto: 6.5

GEORGE RUSSELL: non è mai davvero protagonista della gara, e del resto la sua Mercedes non gli consente certo di competere con le prime della classe, non è Hamilton ma conduce un gran premio da onesto operaio del volante: Voto: 6.5

VALTERI BOTTAS: sa di avere un’Alfa Romeo e non una Red Bull però se la gioca e fa bene perchè alla fine è premiato da un piazzamento di buona fattura. Voto: 6.5

PIERRE GASLY: con la sua Alpine partita dalle retrovie, il suo nono posto che gli vale la zona punti equivale a un miracolo. Non sempre le prove certificano ciò che poi avverrà in gara, le sorprese sono dietro l’angolo. Voto: 6.5

ALEXANDER ALBON: d’accordo, quando pensi alla Williams ti vengono in mente Mansell, Piquet, Patrese e compagnia vincente. Non è più quella vettura, ciò è cartesianamente confemato. Ma Alex Albon, comunque, il suo mestiere di cercare di farla decollare pur lontano dai fasti di un tempo lo fa. E bene. Voto: 6.5

YUKI TSUNODA: guida un’Alpha Tauri e va a ridosso della zona punti, non è escluso che in un prossimo Gran Premio ci possa anche finire. Volontà da samurai applicata alla scienza del volante ma per ora 6.

LOGAN SARGEANT: il paragone con Albon non si può fare, perché lui , su una F1 in un Gran Premio, ci è salito in Bahrain per la prima volta. E allora l’incoraggiamento è d’obbligo, mica ha chiuso il gruppo: 6.

KEVIN MAGNUSSEN: le Haas hanno un po’ di ritardo di competitività e lo si vede a occhio nudo, finisce davanti al compagno di squadra Hulkenberg che in griglia era messo assai meglio. Gran premio modesto, si aspetta riscossa: 5.5

NYCK DE VRIES: come Tsunoda guida un’Alpha Tauri ma, per il momento, non la sa accarezzare al volante con le manine morbide del nipponico rombante. Voto: 5

NICO HULKENBERG: guida una Haas e va bene, non proprio il massimo che la tecnologia motoristica in questo momento ti possa mettere sul piatto, ma se parti meglio del tuo compagno di squadra e in quinta fila e poi non ti metti in valigetta neppure un punto in classifica non puoi che rimanere con una valutazione sott’acqua: 4.5

GUANYH ZHOU: con la sua Alfa Romeo fa il giro veloce. Piccolo luccichio, ma è comunque troppo poco per riuscire a portare in salvo una sufficienza se poi non arrivi neanche nei pressi della zona punti : 5.5

LANDO NORRIS: Mc Laren impalpabile, vietati i paragoni con il passato anche perché, ora come ora, mettono tristezza. Voto: 4.5

ESTEBAN OCON: penalizzazione, poi ritiro, non proprio il massimo che tu ti possa attendere da una giornata di Formula Uno. Voto: 4

CHARLES LECLERC: te lo attendi sul podio e te lo ritrovi mestamente ai box a imprecare perché la macchina lo ha tradito. Vabbè, il buon Charles ha talento, in Bahrain gli è però sfuggito un particolar del tutto insignificante: tenere il passo della Red Bull era come chiedere di attraversare il mare a piedi.Allora perchè insistere e non tenersi stretto un secondo posto che era alla tua portata? Lo si perdona? Si, ma non più di 6.5 per l’ingenuità.

OSCAR PIASTRI: lasciatelo rombare con la Mc Laren in mano lui è Oscar Piastri pilota australiano. Per questo primo Gran Premio non lascia traccia. Ma ha solo ventuno anni e tempo per crescere, anche in pista, ne ha in abbondanza. Per ora, però, voto 4.5