Quarto appuntamento del Mondiale 2019 della Formula 1. Il Baku City Circuit si appresta ad ospitare per la quarta volta il Circus, la terza come sede del Gran Premio d’Azerbaijan, entrato tra la perplessità generale nel calendario ma che, nell’ultimo biennio, ha offerto due delle gare più imprevedibili e ricche di colpi di scena dell’ultimo lustro. La Formula 1 sbarca in riva al Mar Caspio con una Mercedes già in fuga, forte di tre doppiette in altrettante gare (ultimo precedente della Williams nel 1992). La Ferrari, troppo ondivaga ed incostante finora, è già chiamata a dare un segnale forte, consapevole di non poter perdere altro terreno nelle due classifiche. Sia Sebastian Vettel che Charles Leclerc sperano in una SF90 in versione ‘Bahrain’ per poter andare all’assalto delle due W10, finora dominatrici incontrastate (o quasi).

F1 GP AZERBAIJAN 2019: IL PRONOSTICO
Siamo appena alla quarta gara stagionale. Eppure quella di Baku sarà già una prova del nove per non pochi protagonisti del Mondiale di Formula 1. Innanzitutto la Ferrari, la quale porterà, stando a quanto detto da Mattia Binotto, una prima parte degli aggiornamenti che erano previsti per Barcellona. La SF90 finora è stata molto ‘bizzosa’, deludendo per motivi vari a Melbourne e a Shanghai, risultando invece velocissima ma fragile in Bahrain. Sebastian Vettel e Charles Leclerc, al centro delle illazioni di stampa e ‘tifosi’ dopo gli ordini di scuderia di questa primissima fase di campionato, sperano di poter avere a disposizione una monoposto che gli permetta di lottare per la vittoria e di contrastare soprattutto le Frecce d’Argento.

Un altro weekend ‘in emergenza’, su un circuito come Baku, non farebbe altro che consegnare la vittoria (e probabile conseguente doppietta) ad una Mercedes che finora è stata perfetta, sia nel punteggio (130 punti su 132 conquistabili) che in pista, piazzando tre uno-due consecutivi e dominando in pista, cadendo comunque in piedi nell’unico weekend finora complicato, quello del Sakhir, dove Lewis Hamilton e Valtteri Bottas colsero a piene mani le disgrazie dei ferraristi. In riva al Mar Caspio arriva una Mercedes tranquilla e forte, che è impossibile non indicare come la favorita principale. Così come risulta molto difficile non vedere in Hamilton il candidato #1 alla vittoria domenica, anche se Valtteri Bottas vorrà dire la sua, desideroso di cancellare lo sfortunato epilogo del Gran Premio 2018.

In questo quadro, con la W10 come lepre e la SF90 affannosamente ad inseguire, vedremo dove si posizionerà la RB15. Nel box di Milton Keynes, a fronte di un Max Verstappen apparso maturato e capace di cavare sempre il massimo dalla non ancora perfetta monoposto anglo-austriaca, abbiamo un Pierre Gasly che ha faticato finora, tanto da far accendere qualche sirena preoccupante sul suo prossimo futuro, conoscendo il modus operandi di Helmut Marko e compagnia cantante. A proposito dell’ex pilota austriaco, braccio destro di Mateschitz, nelle ultime ore Chris Horner ha negato che nel team ci sia un progetto sul quante gare vincere in questo 2019, bollando come ‘troppo ottimistiche’ le previsioni di Marko effettuate qualche settimana fa, che parlavano di almeno cinque vittorie da conseguire al primo anno con Honda.

Passando al resto della compagnia, potrebbe riservare qualche sorpresa la corsa alla palma di ‘primo tra i terrestri’. Non vivono un gran momento quelle che parevano essere le due favorite, ovvero Renault e Haas. Il team di Enstone sta patendo troppi problemi di affidabilità, con tre ritiri nelle prime tre gare; per quanto riguarda la Haas, invece, si fa estrema fatica a concretizzare le ottime qualifiche con prestazioni in gara all’altezza, vista la difficoltà della VF-19 di far funzionare a dovere le Pirelli. Viste le premesse, potrebbero essere altri i protagonisti, a partire dai Toro Rosso, con la sorpresa Alexander Albon e Daniil Kvyat, e dai McLaren, con Lando Norris e Carlos Sainz che vorranno riscattare lo sfortunato Gran Premio di Cina.

Senza dimenticare chiaramente l’Alfa Romeo del solidissimo Kimi Raikkonen, in attesa di risposte (e un pò di fortuna in più) da Antonio Giovinazzi. Attenzione anche alla sorniona Racing Point, la quale vanta in line-up due piloti entrambi finiti sul podio a Baku, Sergio Perez due volte (3° sia nel 2016 che lo scorso anno) e Lance Stroll una (3° nel 2017 con la Williams). Chiudiamo con la nobile decaduta inglese. In attesa di novità sul fronte Mazepin, si prospetta un nuovo weekend difficile e nelle retrovie per George Russell e Robert Kubica.
F1 GP AZERBAIJAN 2019: ORARI TV
Anche il Gran Premio d’Azerbaijan sarà visibile in diretta esclusiva sul satellite (Sky Sport HD e Sky Sport F1 HD) e in differita su TV8.
F1 GP AZERBAIJAN 2019 SKY (Diretta Esclusiva)
Venerdì 26 Aprile 2019
Prove Libere 1: 11:00 – 12:30
Prove Libere 2: 15:00 – 16:30
Sabato 27 Aprile 2019
Prove Libere 3: 12:00 – 13:00
Qualifiche: 15:00
Domenica 28 Aprile 2019
Gara: 14:10
F1 GP AZERBAIJAN 2019 TV8 (Differita)
Sabato 27 Aprile 2019
Qualifiche: 18:00
Domenica 28 Aprile 2019
Gara: 18:00
F1 GP AZERBAIJAN 2019: PNEUMATICI E METEO
La Pirelli porterà a Baku le mescole C2 Hard (bianca), C3 Medium (gialla) e C4 Soft (rossa). I due della Mercedes avranno otto soft, quattro medie ed un treno di dure. La coppia Ferrari è l’unica con sette soft, insieme a cinque medie ed un treno di dure. Con nove ‘rosse’, tre ‘gialle’ ed un treno di ‘bianche’ troviamo i Red Bull; come loro i due Haas, Giovinazzi (Alfa Romeo), Albon (Toro Rosso) e Kubica (Williams). Sempre con nove ‘rosse’, ma con due treni sia di ‘gialle’ che di ‘bianche’, ci sono Raikkonen (Alfa Romeo), Kvyat (Toro Rosso) e Russell (Williams). Infine, con ben dieci morbide e due di medie ed uno di dure, andranno in Azerbaijan Hulkenberg (Renault) e le coppie di McLaren e Racing Point. Ricciardo (Renault), insieme ai dieci treni di soft, porterà uno di medie e due di dure.

Queste le parole della vigilia di Mario Isola, responsabile Formula 1 e Car Racing Pirelli: “La sfida maggiore a Baku è quella di trovare il giusto bilanciamento tra asse anteriore e posteriore in modo da far lavorare i pneumatici nella corretta finestra d’utilizzo. È un circuito piuttosto vario, con un rettilineo lungo quasi due chilometri e alcune curve molto tecniche. I periodi di safety car, sempre possibili su questo tracciato, possono diventare un’opportunità in ottica strategica. Le tre mescole nominate, C2, C3 e C4, dovrebbero adattarsi al meglio alle caratteristiche di questo tracciato, dove si svolge una delle gare più difficili da prevedere. È il circuito cittadino più insolito, con velocità elevate e il secondo giro più lungo dell’anno“.

Il circuito di Baku, riasfaltato nel 2017, non presenta un grip particolarmente elevato, e i maggiori motivi di stress a livello di pneumatici sono dovuti alle accelerazioni da curve lente. La presenza di tratti velocissimi e curve molto lente comporta la ricerca del giusto compromesso a livello di carico aerodinamico, anche se il T3 va a costituire un elemento probante a livello di propulsore. I freni rappresentano una criticità non da poco, dato che la Brembo include Baku tra i circuiti più esigenti in assoluto. Così il meteo previsto nel weekend. Venerdì cielo sereno e temperature tra i 16 ed i 18 C°; situazione molto simile sabato, anche se il vento viene dato in rinforzo. Domenica, infine, si prevede cielo parzialmente nuvoloso, temperature sui 18 C° e vento di media intensità.
F1 GP AZERBAIJAN: ALBO D’ORO
Per la terza volta di fila, come detto in apertura, la Formula 1 si trova ad affrontare il Gran Premio d’Azerbaijan, nella capitale dello Stato in riva al Mar Caspio, per la terza volta, la quarta comprendendo l’edizione 2016, valevole però come Gran Premio d’Europa e dominata da Nico Rosberg su Mercedes, con un Gran Chelem (pole, vittoria, giro record e gara sempre al comando). Ne abbiamo viste di tutti i colori negli ultimi due anni. Nel 2017, con la ruotata di Vettel a Hamilton in regime di Safety Car, i contatti tra i due della Force India e la vittoria rocambolesca di Daniel Ricciardo, davanti a Valtteri Bottas, rimontante dal fondo dopo aver speronato nelle prime fasi Kimi Raikkonen, e Lance Stroll, clamorosamente sul podio. Lo scorso anno non è stato da meno: un Hamilton fin lì opaco sfrutta le disavventure altrui, ovvero lungo di Vettel all’ultima ripartenza e soprattutto foratura clamorosa di Bottas, involato verso la vittoria; con lui sul podio Raikkonen e un Perez opportunista. Senza dimenticare ovviamente il disastro Red Bull, con l’incidente tra Verstappen e Ricciardo.

(2017) – Baku – Daniel Ricciardo (AUS, Red Bull-TAG Heuer)
(2018) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, Mercedes)
Gianluca Zippo
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