Le recenti minacce di Sergio Marchionne di abbandonare la Formula 1 hanno diviso tutti, fans e addetti ai lavori. In seguito alle prime proposte di Liberty Media riguardo ai propulsori in ottica 2021 (ma anche di modifica del Patto della Concordia, in scadenza a fine 2020), il presidente della Ferrari aveva rilasciato dichiarazioni ben precise, affermando che se le novità volute dai nuovi proprietari andassero a snaturare troppo l’anima della Formula 1, soprattutto in termini di competizione tecnologica, allora a Maranello potrebbero anche optare per la soluzione estrema.
Se da più parti si è parlato di una minaccia evanescente, parlando di una Ferrari che non potrebbe stare senza Formula 1, altri hanno invece messo in guardia i naviganti. Ad esempio Toto Wolff, che ha invitato Liberty Media a non sottovalutare le parole di Marchionne. Adesso arriva anche Bernie Ecclestone che, intervistato da Michael Schmidt di Auto, Moto und Sport, sottolinea come, a suo parere, la Formula 1 non potrebbe vivere senza Ferrari, temendo un possibile addio del Cavallino.
“Se a parlare fosse stato Luca di Montezemolo, non penso che lo avrei preso sul serio, perché il motorsport era la sua vita” – dice l’ex boss del Circus – “Ma Sergio Marchionne può vivere senza la Formula 1. Lui è interessato al business, la cosa più importante per lui è offrire un buon risultato agli azionisti, e se la Formula 1 non sarà più un contesto gradito allora potrebbe fermarsi. Temo che la Ferrari possa vivere senza la Formula 1, ma non il contrario“.
Parlando poi dell’aumento degli ascolti TV e degli spettatori nei circuiti nella stagione 2017, Ecclestone imputa il fenomeno alla ritrovata competitività della Ferrari: “Ho aspettato cinque anni che la Ferrari di svegliasse e finalmente è accaduto. E il duello con la Mercedes ha riacceso l’interesse dei tifosi. Mi sono scusato ancora con gli organizzatori per aver venduto loro a caro prezzo una Formula 1 che negli ultimi anni è stato un monologo Mercedes. Ma ora possono tornare ad avere un prodotto che può ripagare l’investimento fatto“.
Ecclestone ha anche parlato di Liberty Media, dalla sua politica sul marketing alle decisioni in vista del 2021. Sul primo punto: “Io vedo un conflitto d’interesse, poiché è importante che i team si pubblicizzino da soli e che gli organizzatori promuovano gli eventi. Se la FOM è coinvolta come terza parte può generare confusione. Chi sta facendo cosa? Chi dice cosa? Come potrei sapere cosa è importante per gli organizzatori e per i team?“.
Al solito diretto, Mr. E, sulla questione power unit: “Due anni fa dissi ai team che potevano tenersi quei maledetti motori, a patto di aumentare il flusso di benzina e la quantità della stessa. Ma se fosse stato per me, me ne sarei liberato subito di quei motori. Sin dal giorno della loro presentazione sono stati un disastro. La Formula 1 dovrebbe tornare a dei motori che consentano buone gare, anche dei V12 se fosse possibile“.
Infine, sul suo modo attuale di seguire la Formula 1, Ecclestone spiega: “Sono più rilassato, non essendo più coinvolto. La Formula 1 è un qualcosa che ho contribuito a sviluppare insieme ai team, e voglio vederlo crescere ancora. Sono orgoglioso della Formula 1 e voglio che stia bene“. Solita, quindi, la frecciata a Liberty Media, riguardo la sua presenza alle gare: “Ho la sensazione che i miei successori non voglia più vedermi in pista“.
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