Con il Mondiale 2018 che si avvia alla sua conclusione, con il circuito di Austin che la settimana prossima ospiterà la quartultima prova stagionale, ed una lotta iridata praticamente già chiusa, i riflettori inevitabilmente si spostano già al 2019.

Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, fianco a fianco durante la partenza del Gran Premio di Russia. La difesa del tedesco (dopo i pit stop) dall’attacco del rivale ha spinto Charlie Whiting a specificare che, dal 2019, non saranno permessi due movimenti in difesa nemmeno dallo stesso lato (foto da: youtube.com)

Se dal prossimo anno si avrà una mini rivoluzione a livello tecnico, con una semplificazione aerodinamica che andrà a colpire soprattutto le due ali, anteriore e posteriore, con l’idea di semplificare le manovre di sorpasso, in particolare per chi segue, proprio nell’ambito dei sorpassi si preannunciano altre novità. E non crediamo si possa essere entusiasti.

A margine del Gran Premio del Giappone, infatti, Charlie Whiting ha annunciato un’ulteriore stretta sulle manovre difensive che saranno consentite ai piloti. Il tutto è dovuto alle lamentele di Lewis Hamilton, dopo il (breve) duello di Sochi con Sebastian Vettel. Un inglese molto arrabbiato per il fatto che la manovra difensiva del tedesco, a suo dire irregolare poiché si sarebbe spostato due volte, non sia stato sanzionato dai commissari.

Così si è espresso Charlie Whiting, intervistato da Motorsport.com: “La regola dei due movimenti è legata solitamente al fare una manovra in una direzione e poi una seconda dalla parte opposta. Penso che tutti fossero convinti che quello che è successo in Russia fosse nelle regole, ma una volta rivisto dall’onboard di Lewis, anche io ho avuto la sensazione che Vettel si fosse mosso due volte“.

“Quando invece rivedi le immagini dalle telecamere poste lungo la pista, sembra solo che Sebastian abbia avuto un’esitazione. Non sembra abbia fatto due manovre distinte, ed è questo il motivo per cui i commissari hanno ritenuto di non poter penalizzare Seb” – aggiunge Whiting – “Io ho chiarito che, se un pilota fa due mosse nella stessa direzione, equivale a farlo in entrambe. Quindi se Seb si fosse spostato una volta, avesse guardato e poi si fosse mosso di nuovo, penso che sarebbe stato equiparabile a fare uno spostamento in entrambe le direzioni“.

Negli ultimi tempi, nello Strategy Group (e non solo) si è fatto un gran parlare di una nuova modifica al sistema dei punteggi. Quello attuale, premiante i primi 10 classificati (25-18-15-12-10-8-6-4-2-1), è in uso dalla stagione 2010 e, per il momento (sicuramente per il 2019), non dovrebbe essere toccato. Whiting ha spiegato che eventuali novità, come i punti estesi ai primi 15 in stile Motomondiale o a tutti i partecipanti (come la IndyCar), verranno implementate non prima del 2020.

Infine, sempre il prossimo anno ci sarà una modifica al regime del coprifuoco riguardante gli uomini dei team. Introdotto dal 2011 per cercare di ridurre le ore di lavoro del personale, questo strumento verrà ridotto, passando dalle 9 ore attuali alle 8 prima di prove libere del venerdì e prima della giornata di sabato.