Il Gran Premio d’Austria non sarà teatro solo della nona tappa del Mondiale 2017, nuovo capitolo del duello Ferrari-Mercedes che si preannuncia più acceso che mai, soprattutto dopo la decisione FIA di non punire ulteriormente Sebastian Vettel dopo i fatti di Baku. Al Red Bull Ring, infatti, i quattro motoristi attualmente impegnati nel Circus, ovvero Ferrari, Mercedes, Renault e Honda, più altri più o meno apertamente interessati ad entrare, come Alfa Romeo, Porsche ed Aston Martin (la BMW, pur invitata, ha declinato), si incontreranno per tornare a parlare di quale tipo di propulsore adottare a partire dal 2021, ovvero la prima stagione successiva alla scadenza dell’attuale Patto della Concordia.
Stando ai rumors, l’orientamento prevalente, spinto soprattutto da Renault e Honda, è di eliminare la MGU-H, elemento delle attuali power unit che ha messo estremamente in crisi proprio il costruttore francese e quello nipponico. In sostituzione, si vagliano alcune proposte, tra cui l’implementazione di un doppio turbo, che comporterebbe anche un aumento del sound. Renault e Honda sono favorevoli, mentre maggiori resistenze sono esercitate da Ferrari e Mercedes, che preferirebbero propulsori più aderenti alla tecnologia ibrida attuale.
Maranello e Brackley osteggiano il ritorno del KERS, considerato poco appetibile in termini di ricaduta tecnologica sul prodotto di serie. Ciò, da quel che sembra, potrebbe portare ad una proposta inedita per la Formula 1, ovvero uno o due motori elettrici all’anteriore, mutuando l’innovazione portata nel WEC da Audi con le sue LMP1. Ciò potrebbe spingere la Porsche, in uscita dal WEC, a fiondarsi in Formula 1 come fornitore di power unit. Una strada, inoltre, che allontanerebbe l’opzione caldeggiata dalla Red Bull, ovvero il motorista indipendente.
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