Tra coloro i quali guardano con preoccupazione all’anno prossimo venturo, con quel fantasma delle tre power unit concesse per 21 gare, c’è sicuramente la Renault. Il motorista francese ha incontrato grossi problemi di affidabilità (in particolare alla MGU-H), soprattutto nella seconda metà di stagione, con una caterva di penalità provocate da power unit finite al macero, con tanto di pezzi riciclati passati a rotazione tra le varie scuderie motorizzate dalla Losanga.

Cyril Abiteboul, responsabile di Renault Sport F1 (foto da: f1fanatic.co.uk)

Una situazione che ha provocato molto malcontento, riaccendendo le cicliche frizioni con la Red Bull e innescando una vera e propria lite con la Toro Rosso, la quale comunque passerà alla Honda. Il percorso inverso sarà compiuto dalla McLaren la quale, dopo gli enormi guai alla power unit incontrati nella triennale (e fallimentare) partnership con i giapponesi, tutto vogliono tranne che ritrovarsi in una situazione simile e, dunque, sono alquanto preoccupati.

Raggiunto da Autosport.com, Cyril Abiteboul ha ammesso che la Casa della Losanga ha probabilmente spinto troppo nell’evoluzione della power unit, perdendo di vista un obiettivo fondamentale come l’affidabilità della stessa. “Non voglio fare nessuna promessa, ma per prima cosa il nostro obiettivo sarà l’affidabilità, dato che abbiamo visto come bisogna camminare prima di poter correre” – spiega il responsabile di Renault Sport F1 – “Penso che in molte occasioni siamo stati troppo aggressivi nel cercar di portare performance al nostro propulsore. Abbiamo provato a bruciare le tappe, anche per le richieste pressanti dei nostri clienti, compreso il nostro team“.

“Dobbiamo procedere passo dopo passo. Prima dobbiamo trovare l’affidabilità, poi percorrere quanti più chilometri possibile durante i prossimi test invernali” – prosegue Abiteboul – “Io capisco, parlando della Red Bull, che hanno cambiato la loro filosofia e che stanno pianificando lo sviluppo della loro monoposto. Ma se il propulsore non risulterà affidabile, tutto ciò sarà inutile. Se riusciremo a renderlo affidabile, sono estremamente sicuro del fatto che abbiamo a disposizione gli strumenti per migliorare il propulsore e raggiungere quello della Mercedes“.