La Federazione internazionale dell’automobile sta cercano di porre rimedio ad una situazione diventata incresciosa. Nel corso del Gp d’Australia i piloti si sono lamentati della difficoltà di vedere i semafori in fase di partenza.
In particolare un pilota su tutti, un certo Robert Kubica al ritorno sulle scene della Formula 1, avrebbe avuto dei problemi non appena si sono spenti i semafori ed è stato dato il via al Gp d’Australia e al mondiale 2019.
L’ala posteriore della McLaren di Carlos Sainz avrebbe impedito al pilota polacco di poter vedere interamente i semafori, come ammesso dopo il gran premio:
“Quando mi sono fermato sulla griglia, non riuscivo a vedere le luci del semaforo. L’ala posteriore della McLaren di Sainz le stava nascondendo. Riuscivo a vedere solo la prima parte, non il resto. Dunque mi sono dovuto muovere un po’ a sinistra ed è stato un momento in cui c’è stato un po’ di panico”.
Lo stesso problema è stato riscontrato da Pierre Gasly, il compagno di squadra di Verstappen alla Red Bull. Le ali posteriori sono diventate più grandi e questo ha impedito una migliore visibilità, oltre a far perdere tempo decisivo al momento della partenza:
“Con le nuove ali posteriori, che sono più grandi, non si riesce a vedere il semaforo. Per questo ho staccato la frizione quando sono partiti gli altri e ho perso un paio di posizioni”
Così la FIA ha preso al balzo la situazione e sta cercando delle soluzioni per evitare che si ripetano episodi del genere. Già a partire dal Gp del Bahrein potrebbe venire incontro a quei piloti che si trovano nelle zone posteriori della griglia. Inoltre con l’introduzione delle Halo sulle monoposto, sono state introdotte delle file di semafori qualche metro più in basso rispetto a quelli tradizionali.
Vedremo cosa escogiterà la FIA in questo caso.
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