Cambia la leadership al termine della seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria 2018. Dopo il miglior tempo di Daniel Ricciardo stamattina, tocca a Sebastian Vettel, al volante della Ferrari SF71-H, prendere il comando della classifica. Per il tedesco, il miglior crono in simulazione qualifica è di 1:16.834. Seguono le due Red Bull di Max Verstappen (+0.074) e di Daniel Ricciardo (+0.227), mentre Kimi Raikkonen chiude in 4° posizione (+0.319).
Molto lontane le due Mercedes, con Lewis Hamilton (+0.753) più rapido di Valtteri Bottas (+1.034). I due piloti del team anglo-tedesco hanno avuto molti problemi di bilanciamento sul giro singolo, sbagliando molto soprattutto nel T2. Alle spalle dei big, come in PL1, troviamo Romain Grosjean con la Haas (+1.231), seguito dalla Renault di Carlos Sainz (+1.661), dalla Toro Rosso di Pierre Gasly (+1.684) e dalla Force India di Esteban Ocon (+1.927), che chiude la top-10.
Subito dietro, troviamo un pacchetto di mischia con piloti molto ravvicinati. A partire dall’altra VJM11 di Sergio Perez (+2.016), seguito dalla McLaren di Fernando Alonso (+2.023), dalla Haas di Kevin Magnussen (+2.046), dall’altra Renault di Nico Hulkenberg (+2.079) e dalla Toro Rosso di Brendon Hartley (+2.082). Completano la classifica le Sauber di Marcus Ericsson (+2.209) e di Charles Leclerc (+2.303) e le Williams di Lance Stroll (+2.811) e di Sergey Sirotkin (+2.936), inframmezzate dalla McLaren di Stoffel Vandoorne (+2.878).
Questa la situazione per quel che riguarda i giri percorsi. Davanti a tutti abbiamo Bottas, con 46 passaggi completati, meglio del trio formato da Vettel, Stroll e Sirotkin (45) e del duo composto da Hamilton e Gasly (43). Dall’altro lato, Hulkenberg ne ha messi da parte 23, meno di Verstappen e Magnussen (35) e di Ricciardo (36).
Passiamo, come sempre, all’analisi delle varie simulazioni di passo gara, in vista di una gara che domenica, sotto tutti i punti di vista, si preannuncia rovente. La prima fase si è svolta su mescola Ultrasoft, vedendo Ferrari e Red Bull particolarmente a loro agio, a differenza di Mercedes. Vettel e Verstappen sono stati i più veloci e costanti, con un bel numero di giri tra l’1:20 alto e l’1:21 molto basso; buoni riscontri anche per Ricciardo e Raikkonen, mentre Hamilton e Bottas hanno girato per lo più sopra l’1:22.
I pit stop hanno visto Kimi differenziarsi, passando alle Medium, che non si sono però mostrate molto competitive, eccetto qualche giro subito sotto l’1:22. Gomma Soft, invece, per tutti gli altri. Con questa mescola, le Mercedes sono andate molto meglio, sia in termini di giro d’attacco (1:20.7 per Valtteri, 1:20.8 per Lewis) che di passo, con l’inglese capace di scendere fino all’1:20.4. Ma ancora una volta il migliore è stato Vettel che, dopo un 1:20.5 come primo giro, ha ottenuto il platonico ‘giro record’ della simulazione gara, in 1:20.3. Anche con questa mescola, infine, veloci e costanti le due RB14.
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