E’ stato il peggior venerdì della stagione della Ferrari, giunto in un momento già di suo complicatissimo e ricco di polemiche. Sull’asfalto bagnato del COTA di Austin, le due SF71-H hanno faticato tantissimo, beccando distacchi abissali soprattutto nella PL2, con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel 9° e 10° rispettivamente a +4.727 e a +5.196. La notizia peggiore, però, è la penalità di 3 posizioni in griglia (e 2 punti sulla Super licenza) che ha colpito Vettel, reo di non aver rallentato il dovuto in situazione di bandiera rossa durante la PL1.
“Non c’è molto da dire e da imparare da una giornata come quella di oggi (ieri ndr). Non abbiamo messo insieme un buon numero di giri ma, in generale, non eravamo competitivi” – spiega Sebastian – “La penalità? Credo che gli stewards siano stati molto precisi nel dire che avrei dovuto rallentare fino a 27.7 secondi nel primo settore. Ho visto la bandiera rossa, mi sono guardato un pò attorno per capire cosa fosse successo tra curva 9 e 10, poi ho rallentato per rispettare le regole“.
“Secondo loro, invece, non l’ho fatto abbastanza. Non posso farci molto. Le regole sono chiare e le conosciamo, anche se penso che una situazione del genere, accaduta con questo tipo di condizione meteorologica… Sul bagnato comunque andresti più lento del normale“, ha concluso il ferrarista.
Così invece Kimi Raikkonen: “Non è accaduto molto oggi. Le condizioni erano complicate e abbiamo cercato di girare il più possibile, grazie al set extra che potevamo usare senza esserne penalizzati, essendo quello che poi dovevamo restituire. Gli altri possono essere usati in qualifica ed in gara, per cui la loro disponibilità è limitata“.
“Non ho prestato attenzione ai tempi sul giro, poiché alla fine della sessione pomeridiana, dopo che avevo impostato il mio miglior tempo sulle full wet, sono poi passato alle intermedie usate in precedenza, ed erano erano piuttosto logore” – aggiunge Kimi – “Tra le due sessioni abbiamo fatto qualche progresso, ma la situazione non è affatto chiara. Avevamo alcune novità da testare ma, date le condizioni, abbiamo imparato poco. Ora proveremo a fare del nostro meglio“.
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