La Ferrari arriva a Suzuka con il morale alquanto sotto i tacchi. Dopo i non pochi errori dell’estate, le prestazioni deficitarie viste tra Singapore e Sochi hanno consegnato di fatto i titoli mondiali ancora una volta nelle mani di Lewis Hamilton (+50) e della Mercedes (+53). L’obiettivo di team e piloti, comunque, è quello di provare ad invertire il trend, per chiudere dignitosamente una stagione combattuta praticamente fino a Monza. Sebastian Vettel, da parte sua, fa professione di fede e dice di credere ancora nel titolo, benché le speranze siano ormai ridotte al lumicino.

Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen nel giovedì di Suzuka, in posa con la nuova livrea della Rossa, denominata Mission Winnow, della Philip Morris International (foto da: twitter.com/ScuderiaFerrari)

“Se devo essere sincero, l’approccio ‘ora o mai più’ non mi è mai piaciuto. Mancano cinque gare alla fine e dobbiamo attaccare e provare ad arrivare primi per tenere aperta la speranza” – spiega in conferenza stampa Vettel – “Sono passati pochi giorni dal weekend di Sochi e crediamo che Suzuka, tra l’altro la mia pista preferita in assoluto, si adatti meglio alla nostra monoposto. Il nostro obiettivo è far meglio rispetto alle ultime uscite. In una settimana possono cambiare tante cose, e noi stiamo lavorando duramente sulla nostra macchina, in modo da tornare ad avvicinarci alla Mercedes“.

A proposito della SF71-H, Vettel confuta la tesi diffusa che, per gran parte della stagione, la monoposto di Maranello sia stata la migliore del lotto: “La nostra macchina è forte, ma non dominante. Ci sono state delle gare dove non eravamo abbastanza vicini e dove non avevamo il ritmo per giocarcela alla pari con i nostri avversari. Nella maggior parte dei casi, però, siamo stati abbastanza competitivi da lottare sempre con la Mercedes. Anche qui credo sarà così, anche se dobbiamo far meglio in qualifica, poiché quando segui per troppo tempo un’altra macchina, degradi di più gli pneumatici“.

“Abbiamo fatto dei progressi con la nostra macchina, ma non sai mai dove ti trovi rispetto agli altri” – prosegue Sebastian – “Forse i nostri avversari hanno fatto a loro volta passi avanti, piccoli o grandi. Ma sono abbastanza sicuro, parlando con tutti i nostri ingegneri, che siamo praticamente dove vorremmo o volevamo essere. Certo, ti piacerebbe sempre avere più prestazioni, ma è lo stesso per tutti“.

Un Vettel ancora critico con il DRS, nominando il famosissimo Mario Kart: “Non sono un grande fan del DRS. Essendo qui in Giappone, ricordando Mario Kart, sarebbe più divertente gettare dall’abitacolo delle bucce di banana. Forse sarebbe più divertente una cosa del genere rispetto al DRS. L’ala mobile non mi piace, è un qualcosa di artificiale. Penso che dovremmo trovare un’alternativa, rendendo le monoposto capaci di seguirsi l’un l’altra, senza dover per forza fare affidamento sul DRS“.

Vettel conclude parlando del meteo, con il tifone Kong-Rey che dovrebbe segnare il weekend, quantomeno domani e sabato: “Sembra che debba piovere in questo weekend, ma credo che non abbiamo nulla di cui preoccuparci. E’ vero che finora in condizioni di bagnato non siamo andati benissimo, non ha giocato a nostro favore. Ma non sarà così per sempre, per cui non ho paura che possa piovere prima di domenica“.

Passiamo quindi a Kimi Raikkonen, il quale a sua volta focalizza l’attenzione sul rischio pioggia: “Il meteo avrà un ruolo importante per tutti questo weekend. La nostra speranza è di avere almeno una sessione di libere sull’asciutto, poiché molto di quello che riusciremo a fare dipenderà da quanto potremo girare. Quando vi sono condizioni miste come oggi, non sei mai sicuro del fatto che, in un’ora, pioverà al 100% o meno. Quindi devi provare a trarre il meglio da ogni sessione e vedere che ne esce“.

“La pioggia rende le cose più complicate e, se piove troppo, non possiamo scendere in pista” – continua il finnico – “In più, abbiamo dei treni di pneumatici da bagnato contati, per cui dobbiamo salvarne alcuni per le qualifiche ed eventualmente la gara. Fino a qualche tempo fa, poi, le condizioni da bagnato non ci sono state molto favorevoli; di recente, invece, le cose sono migliorate“.

“A Sochi siamo stati abbastanza veloci, anche se non al livello che speravamo” – conclude il Campione 2007 – “Speriamo che qui le cose vadano diversamente. Non possiamo far altro che aspettare e vedere. Noi faremo del nostro meglio, cercando di giocarci le nostre carte sia in qualifica che in gara“.