Red Bull davanti anche al termine della seconda sessione di libere a Hockenheim. A differenza di stamattina, nel pomeriggio è Max Verstappen a prendersi la miglior prestazione e il record della pista, con un 1:13.085. Il pilota olandese, che ha dovuto saltare buona parte della sessione per presunti problemi alla sua RB14, ha preceduto le due Mercedes di Lewis Hamilton (+0.026) e di Valtteri Bottas (+0.105), mentre sono un filino più staccate le due Ferrari, ancora a caccia della quadra sul giro singolo: Sebastian Vettel è 4° (+0.225), davanti a Kimi Raikkonen (+0.342).
Si confermano in piena top-10 le due Haas, con Romain Grosjean (+0.888) più rapido di Kevin Magnussen (+1.104), seguiti ancora una volta dalla Sauber di Charles Leclerc (+1.289). Nico Hulkenberg, su Renault, ha il 9° tempo (+1.411), subito avanti alle Force India di Esteban Ocon (+1.423) e di Sergio Perez (+1.467), oltre al compagno di box Carlos Sainz (+1.507).
Daniel Ricciardo, che ricordiamo subirà una penalità in griglia, ha il 13° tempo (+1.597), precedendo l’altra Sauber di Marcus Ericsson (+1.698) e le due Toro Rosso di Pierre Gasly (+1.708) e di Brendon Hartley (+1.745). Fernando Alonso, McLaren, occupa al momento la 17° posizione (+1.791), davanti alle Williams di Lance Stroll (+2.184) e di Sergey Sirotkin (+2.323), autore di un largo alla Sachs, mentre come in PL1 chiude la classifica Stoffel Vandoorne (+2.369).
Riguardo i giri completati, la palma di stakanovista di sessione va a Vettel, con 46 tornate all’attivo, seguito dalle Toro Rosso di Hartley (45) e Gasly (44). Verstappen, invece, ha potuto portare a termine solo 18 giri, peggio di Hulkenberg (31) e del duo formato da Grosjean e da Vandoorne (34).
Chiudiamo come di consueto il venerdì pomeriggio con quanto si è potuto vedere in occasione delle simulazioni di passo gara. Con una pista molto calda (sfiorati i 50 C° d’asfalto, mentre la temperatura dell’aria ha superato i 30 C°), il quadro della situazione non è granché chiaro, anche per un discorso di disparità di mescole in un dato momento, oltre che di traffico e degrado.
Dalle sensazioni, sembra che la Ultrasoft, soprattutto dovesse replicarsi domenica questo caldo, sono molto al limite, poiché degradano in fretta, con i big che l’hanno usata per run massimo di una dozzina di giri (13 Kimi). Impressioni positive con la Soft, con la quale il pilota ad aver fatto meglio è stato Daniel Ricciardo, autore anche di un 1:17.1 nel proprio alla fine. Ignoti ovviamente i carichi di benzina, ma il passo della Red Bull #3 ha destato sensazione.
Ma la sorpresa è stata la gomma Medium, scartata praticamente da tutti in ottica scelte della vigilia. La mescola ‘bianca’, pur pagando qualcosina a livello di prestazione pura, si è dimostrata estremamente costante, soprattutto nelle mani di Vettel (praticamente un computer) e di Hamilton, estremamente vicini tra di loro. Da segnalare qualche traccia di blistering sulle varie monoposto.
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