Il venerdì di Shanghai ha riservato ai piloti della Ferrari non pochi sorrisi. Pur su una pista e con condizioni che, in teoria, dovrebbero sfavorire la SF71-H, sia Sebastian Vettel che soprattutto Kimi Raikkonen sono andati bene, risultando molto vicini ai rivali della Mercedes. Non tanto in PL1 dove, con pista ancora green, le due Ferrari hanno beccato un bel gap pur con una mescola di vantaggio. Quanto in PL2, dove Raikkonen si è fermato a soli 7 millesimi da Hamilton, mentre Vettel ha stampato il 4° tempo, a +0.108 dal britannico. Positive anche le simulazioni sul passo gara.

Kimi Raikkonen, immortalato nel corso della seconda sessione di libere del Gran Premio della Cina 2018 (foto da: twitter.com/ScuderiaFerrari)

KIMI RAIKKONEN – “Non ho idea di come potrà andare domani, vedremo come si evolveranno le cose” – ha esordito il finnico – “Sono a mio agio in macchina e sono andato piuttosto bene oggi. Peccato per il traffico che ho trovato nel mio giro veloce, verso la fine del T2. Sono convinto che sarei potuto andare più veloce di quanto ho fatto“.

“Al momento, siamo riusciti a farci un’idea della situazione in cui ci troviamo in queste condizioni. E’ chiaro, però, che dovremo aspettare domani per capire se e come riusciremo ad essere competitivi rispetto ai nostri avversari“, ha concluso il Campione del Mondo 2007.

SEBASTIAN VETTEL – “La cosa importante, su questo circuito, è trovare il giusto feeling con la monoposto ed il giusto set-up” – dice Vettel – “E’ una pista lunga, dove non è facile trovare la finestra giusta di utilizzo delle gomme. Sarà difficile, però sembra che siamo piuttosto vicini e credo che possiamo anche migliorare. Vediamo cosa accadrà domani“.

“Oggi è stata una giornata un po’ altalenante, anche se è andata un po’ meglio nel pomeriggio” – continua il pilota di Heppenheim – “Non mi sento ancora soddisfatto delle sensazioni al volante della SF71-H. In Australia ho faticato, mentre in Bahrain ero più contento. Qui, invece, il feeling con la monoposto non è ancora ottimale, e siamo ancora alla ricerca del set-up giusto. Se ci riusciremo, potremo sprigionare tutto il potenziale della vettura e farla lavorare al meglio“.