Esonero, 48 ore e già su un’altra panchina: clamoroso Cristiano Lucarelli | Firma istantanea

È durata un amen l’esperienza senza squadra di Cristiano Lucarelli. Il divorzio con la Ternana è, a sorpresa, un vago ricordo.
Che con la Ternana fosse finita prima di un inevitabile esonero, lo si era capito dal ruolino di marcia. Un pari e tre sconfitte consecutive nelle ultime quattro giornate del campionato cadetto, soprattutto l’ultimo posto in classifica in coabitazione con il Feralpisalò.
Non era certo questo il ruolino di marcia che si aspettava Nicola Guida, il fondatore di Pharmaguida, peraltro il nuovo proprietario della Ternana, l’erede di Stefano Bandecchi, diventato nel frattempo sindaco della città umbra.
“La Ternana Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore della prima squadra, Cristiano Lucarelli, ed il suo staff. La Società saluta con affetto il tecnico toscano, protagonista del ritorno delle Fere in Serie B, nella stagione dei record, grazie ad una splendida cavalcata che ha proiettato la squadra agli onori delle cronache nazionali e non soltanto”.
Il 6 novembre si decide per il cambiamento, l’ultimo ringraziamento a Cristiano Lucarelli e a tutto il suo staff “impegno profuso e l’augurio delle migliori fortune umane e professionali“. Mai parole furono di più attualità.
Cristiano Lucarelli, un nome sulla bocca di tutti
Così, mentre la Ternana viene affidata a Nicola Breda, a cui l’arduo compito di salvare le Fere, il nome di Cristiano Lucarelli è praticamente sulla bocca di tutti. A stretto giro di posta, come se ci fosse stato già un possibile ammiccamento.
Lucarelli recupera terreno nei confronti di Maran e diventa in un amen il candidato forte di una nobile decaduta del calcio italiano, il Catania. Che ha da poco esonerato Luca Tabbiani dopo il tracollo degli etnei a Potenza, la quinta sconfitta in dodici partite.

Cristiano Lucarelli-Catania, si può fare
Sempre a stretto giro di posta, Cristiano Lucarelli incontra la dirigenza etnea, la trattativa si sta basando non su un accordo fino a giugno 2024, bensì di due anni e mezzo, almeno queste sono le richieste del livornese.
Si può fare. Primo perché il Catania è fortemente interessato a Lucarelli, nonostante la candidatura di Maran resti comunque. Secondo perché da quest’anno è cambiata la normativa approvata dalla FIGC: un allenatore esonerato entro il 20 dicembre, con contratto risolto, può allenare su un’altra panchina, a patto che non si tratti della cadetteria. Appunto, il Catania sta disputando la Serie C, terza nel girone C. Si punta alla promozione e Lucarelli sa come si fa.