Ventotto tiri totali, di cui solo sei in porta, contro cinque, di cui quattro nello specchio, per non parlare del 68% di possesso palla. Questi numeri dicono che il Manchester City è un rullo compressore e che stasera ha banchettato contro un Bristol City nettamente inferiore? Sì, ma va aggiunto che l’imprecisione e la troppa leziosità, unite ad una fase difensiva che stasera non è stata irresistibile, hanno permesso al meno quotato, ma più voglioso avversario di resistere e sognare l’impossibile per molti tratti. Ad ogni modo, tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo Sane e Aguero portano sui giusti binari un match sin lì giocato in maniera troppo presuntuosa e da squadra che si piace troppo. Il Bristol, meno bello, ma più concreto, ha risposto con Pack e ad inizio recupero ha addirittura pareggiato con Flint pregustando un risultato prestigioso che De Bruyne ha fatto sfumare con il gol della vittoria realizzato all’ultimo istante. Il City adesso può accomodarsi in poltrona ed attendere l’avversario con il quale si contenderà il trofeo nella finale di Wembley del 25 febbraio e che uscirà dalla sfida di domani tra Arsenal e Chelsea.

Con in campo la migliore formazione, tranne Ederson e Sterling, il Manchester City non ha affatto snobbato l’avversario, ma ha giocato al piccolo trotto per un po’ creando comunque svariati pericoli come un cross una traversa di Aguero al 13° e un cross in mezzo che Stones ha solo sfiorato. Quando i Citizens iniziano a premere, però, diventano un’altra cosa e, dopo una parata di Steele su David Silva alla mezz’ora, a fine primo tempo è passato in vantaggio: al 43° minuto l’ex difensore di Spezia e Cesena Magnusson si è addormentato in area facendosi portare via il pallone da Bernardo Silva, che ha servito l’accorrente Sane, pronto concludere a rete. Il Bristol ha lottato per tutto il primo tempo, ma ha prodotto solo un colpo di testa senza pretese di Flint, che Bravo ha fatto suo senza problemi.

La ripresa si apre con la mazzata definitiva per i padroni di casa, nuovamente infilzati dagli avversari: De Bruyne ha recuperato un pallone a centrocampo ed ha innescato un contropiede poi rifinito da lui stesso e finalizzato da Aguero, che ha battuto Steele con un potente diagonale. Successivamente Steele ha evitato il terzo gol sbarrando la strada a De Bruyne e permettendo ai suoi di dare ancora un senso alla partita e di trovare la forza necessaria per regalarsi una speranza: al 63° Stones ha sbagliato un disimpegno difensivo permettendo a Reid di servire Paterson, che a sua volta ha offerto a Pack un cross perfetto da mettere in rete. Il gol non ha modificato di molto le cose dal punto di vista della qualificazione, ma ha permesso al Bristol di inseguire un risultato comunque prestigioso; dal canto suo il City si è limitato ad amministrare il gioco cercando anche il terzo gol, ma i padroni di casa sono riusciti a pareggiare intorno al 94° minuto grazie ad un’altra bella azione corale partita da Kent, il cui lungo cross è stato rimesso in mezzo da Reid e insaccato da Flint. La felicità del pubblico che affollava “Ashton Gate” è, però, svanita due minuti dopo per via del gol dell’imprendibile De Bruyne, che ha messo in rete da posizione più che favorevole un cross basso di Sane.

Il sogno del Bristol è finito qui, senza rimpianti e con la gioia per aver eliminato uno squadrone come il Manchester United. Per il City di Guardiola, invece, è arrivata una finale da giocare contro un avversario di pari livello.