La vittoria di ieri nel Gran Premio di Malesia di MotoGP sul circuito di Sepang ha dato una grande carica ad Andrea Dovizioso che ora punta a lottare per il titolo mondiale dalla prossima stagione.

Dopo aver ottenuto il suo secondo successo in carriera in MotoGP Dovizioso è ottimista per la prossima stagione e dice:
“Negli ultimi tempi il gap dalle grandi Honda e Yamaha si è fatto sempre più sottile. E che a questo punto il prossimo anno ci sarà da divertirsi”.

Ieri dopo la vittoria il Dovi si è commosso ed ha ammesso di aver pianto sotto al casco nell’ultimo giro ma ora non si accontenta: “Non mi basta una vittoria. Io voglio giocarmi il campionato”.

L’anno prossimo Dovizioso avrà come compagno di squadra in Ducati Jorge Lorenzo al posto di Andrea Iannone ma il team manager Gigi Dall’Igna ha detto chiaramente che nella nuova squadra non ci saranno prime guide e riserve quindi tutti partiranno con le stesse priorità.

Lorenzo e Dovizioso partiranno alla pari con un unico obiettivo: vincere il campionato e riportare la Ducati in cima come aveva fatto Casey Stoner.

Dovizioso pensa già alla prima gara della prossima stagione e dice: ” in Qatar a marzo, è già una bella storia”.
Nelle ultime due stagioni è arrivato sempre secondo in Qatar e la pista sembra fatta apposta per le caratteristiche della Ducati.

Ieri per vincere in Malesia ha ammesso di aver cucinato a puntino i suoi avversari sfruttando al massimo le performance della sua Ducati compreso il bagnato dove la Desmosedici si è rivelata davvero a posto.
Dovizioso ha vinto un mondiale in 125 nel 2004 con la Honda ma in MotoGP aveva vinto solo una gara a Donington in Inghilterra 7 anni fa.

Dovizioso ammette di aver vissuto un incubo in questi 7 anni senza vittorie e dopo tanti podi e secondi posti giornalisti e fans gli chiedevano: quando toccherà a te vincere?

Poi una dedica alla sua figlia Sara e alla compagna Alessandra che ieri era in tribuna a guardarlo: “all’ultimo giro li ho visti tutti impietriti per la tensione e sono scoppiato a piangere per la felicità”.