De Gea ha detto si, la società ha detto no: accordo saltato all’improvviso | Disastro totale

Dopo lo svincolo dal Manchester United il portiere spagnolo è stato a un passo dall’approdo in un altro top club: affare saltato all’ultimo.
Cinque Champions League, tre Europa League, un Mondiale, due campionati europei e un terzo posto al Mondiale, con tanto di gol decisivo nella “finalina”. È questo un riassunto, parziale, del palmares di tre degli svincolati d’oro del calcio internazionale, nella cui lista rientrano nomi che hanno fatto la storia recente del calcio internazionale.
Stiamo parlando di Sergio Ramos, Eden Hazard e David De Gea, rimasti appiedati dopo la fine delle rispettive avventure al PSG, al Real Madrid e al Manchester United. Esperienze molto differenti tra loro a livello di durata, ma accomunate dall’esito deludente rispetto alle aspettative dei club che li avevano messi sotto contratto garantendo loro ingaggi principeschi.
Se però per Ramos la stagione vissuta a Parigi aveva già il sapore del pre-pensionamento d’oro dopo gli anni leggendari con il Real Madrid e la nazionale spagnola, per Hazard il quadriennio al Bernabeu è stato un incubo, tra tanti infortuni e poche presenze. Chi titolare fisso lo è stato negli ultimi 12 anni è stato De Gea, guardiano dei pali di un Manchester United tuttavia mai in grado di lottare per la vittoria della Premier League.
Il rendimento non sempre all’altezza di De Gea è stato anzi considerato uno dei simboli dell’inadeguatezza dei Red Devils negli ultimi due lustri. Da qui la decisione del Manchester di non rinnovare il contratto allo spagnolo, accontentando il tecnico Erik Ten Hag che ha caldeggiato l’ingaggio del pupillo André Onana dall’Inter. Quale futuro quindi per l’ex golden boy dell’Atletico Madrid, da tre anni fuori anche dal giro della nazionale?
L’estate da incubo di De Gea: dal no all’Inter alla rinuncia del Bayern Monaco
A 33 anni da compiere a novembre ci sarebbe ancora tutto il tempo per rilanciarsi vivendo una seconda parte di carriera da protagonista. A mancare, però, a De Gea sono le richieste. Sì, perché dopo un sondaggio dell’Inter a luglio, che secondo la stampa inglese sarebbe stato declinato dallo stesso giocatore quando il club nerazzurro era alla caccia proprio dell’erede di Onana, poi individuato in Yann Sommer del Bayern Monaco, solo un’altra big del calcio europeo si è interessata a De Gea, salvo poi rinunciare alla possibilità di tesserarlo.
Si tratta proprio del Bayern Monaco, alle prese a propria volta con una situazione molto delicata per quanto riguarda il proprio parco portieri alla luce della perdurante assenza dai campi di Manuel Neuer, fermo almeno fino alla fine del 2023 a causa del grave infortunio alla gamba subito sugli sci dopo la precoce eliminazione della Germania da Qatar 2022. I campioni di Germania hanno voluto assecondare la volontà dello stesso Sommer di andare a giocare titolare all’Inter pur di restare il numero uno “a tempo” del Bayern, pronto a tornare a puntare su Neuer appena il portierone si sarà ripreso.

Bayern Monaco, in attesa di Neuer arriva il giovane Peretz
Peccato che l’attuale numero 1 del Bayern, Sven Ulreich, secondo storico di Neuer, non goda della fiducia incondizionata né dei tifosi, né della società e neppure del tecnico Thomas Tuchel. Il portiere classe ’88 non è stato irreprensibile nel debutto stagionale da shock del Bayern, sconfitto 3-0 dal Lipsia in Supercoppa di Germania. Eppure fino alla fine dell’anno all’Allianz Arena andranno avanti oborto collo con Ulreich, dal momento che le due trattative abbozzate per altri portieri sono sfumate, seppure per motivi diversi.
Secondo quanto riportato dal giornalista di ‘Sky Sport Deutschland’ Florian Pettenberg, infatti, i contatti che erano stati avviati con De Gea sono stati bruscamente interrotti. Il portiere spagnolo sarebbe potuto diventare il numero 1 pro tempore del Bayern, ma Tuchel ha deciso di stoppare tutto, probabilmente per evitare nel lungo periodo una coabitazione scomoda con Neuer. Nulla da fare pure per Stefan Ortega. Il classe ’92 del Manchester City, secondo di Ederson dalla scorsa stagione, sembrava il profilo giusto in quanto tedesco di nascita e conoscitore del calcio tedesco per aver giocato con Arminia Bielefeld e Monaco 1860. Invece alla fine è saltata anche questa trattativa. Il Bayern ha così ripiegato sul giovane Daniel Peretz, israeliano classe 2000 del Maccabi Tel Aviv e stella dell’Under 21 agli ultimi Europei, con due rigori parati proprio alla Germania nella prima fase e una marcia fermatasi solo in semifinale. Sulla carta partirà come secondo di Ulreich, poi sarà il campo a dettare la gerarchia. Chissà cosa ne penserà De Gea, per il quale le porte del grande calcio sono al momento chiuse a doppia mandata.