Analisi tattica Milan-Verona: Gattuso ha schierato la formazione titolare per dare continuità a modulo e uomini, consapevole di aver bisogno di una vittoria netta e convincente. Il 3-0 di San Siro ha dato una boccata d’ossigeno ai rossoneri, che hanno convinto davanti al loro pubblico.
Il Milan con il 4-3-3 continua a convincere e fornisce una prestazione di spessore, pur sempre contro un avversario non proprio irresistibile e sceso in campo con le seconde linee, ma la mentalità ed i movimenti sono quelli chiesti dal nuovo tecnico, che ha avuto una risposta convincente dopo il passo falso di Benevento e la vittoria col brivido di Bologna.
Se contro gli emiliani la gara era stata combattuta ed anche dopo aver trovato il gol del vantaggio con Bonaventura il Milan aveva rischiato troppo il ritorno del Bologna ed aveva rischiato in più di un occasione, nella partita di ieri sera il risultato non è mai stato in bilico, con la squadra che ha attaccato dall’inizio alla fine e che non ha smesso di macinare gioco ed occasioni da gol neanche dopo il 3 a 0.
Infatti, nonostante il triplo vantaggio, il Milan ha continuato a fare il suo gioco, lavorando bene collettivamente, mantenendo le linee strette, pressando alti gli avversari e costringendoli sempre a gettar via palla in fase di disimpegno a causa della pressione asfissiante portata dagli attaccanti, accompagnati dai centrocampisti.
Ottima ancora una volta la prova di Montolivo, che sta dimostrando di essere più in palla di Biglia e meritare il posto da titolare. Il centrocampista rossonero ha svolto al meglio il suo compito, facendo le cose semplici, ma facendole bene, giocando quasi sempre ad un tocco od al massimo due e facendo girare bene la squadra. Prezioso anche in fase di interdizione.
Prestazione super anche per Suso, che a dir il vero non ha trovato quasi mai una degna opposizione da parte degli avversari, ma che ha comunque sfoggiato una prova di spessore, realizzando la rete del vantaggio e servendo ben 2 assist vincenti per Romagnoli e Cutrone.
La difesa, schierata a 4, ha dato l’impressione di essere più compatta ed organizzata, dando maggiori certezze e garanzie grazie anche al buon lavoro degli esterni, sia quelli bassi che quelli alti, con Suso in particolare che ha saputo coprire bene tutta la fascia ed è tornato spesso in difesa per dar manforte ai compagni.
Come detto, il Verona non è certo una compagine di primissima fascia, ma la partita era delicata e bisognava dare un segnale chiaro e forte, vincendo e convincendo senza correre rischi.
Il vero banco di prova, però, sarà la seconda sfida in 5 giorni contro il Verona: domenica in casa degli uomini di Pecchia occorre un’altra vittoria per provare la scalata e recuperare terreno in classifica.
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