L’arduo compito di dirigere l’atto Finale della Coppa Italia Juventus-Milan è stato assegnato ad Antonio Damato.
Questa la decisione presa dal designatore Nicola Rizzoli.
Una scelta presa non a caso: Damato, della sezione di Barletta (BA), avvocato, è ormai prossimo alla chiusura della sua carriera, che si concluderà a fine stagione, dopo almeno 2 decenni buoni di onorata carriera-compirà 46 anni il prossimo Ferragosto, ndr- motivo per cui questa sarà una passerella d’eccezione per questo fischietto molto apprezzato.
Tanto che, per mere questioni anagrafiche, avendo raggiunto il limite d’età lo scorso Luglio, si sarebbe dovuto ritirare, ma l’Aia (Associazione Italiana Arbitri, ndr) nella veste del presidente Marcello Nicchi, ritenendo la sua esperienza e le sue doti un valore aggiunto, gli concesse una deroga di ulteriori 12 mesi, il tempo di arbitrare almeno il primo campionato di Serie A con l’implementazione del Var.
Un sigillo come si deve per una carriera florida-vicina alle 200 presenze in Serie A, ndr.
Ad accompagnarlo nel big match dell’Olimpico Di Fiore e Dobosz come guardalinee, e alla Var Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia-curiosamente proprio colui che ha diretto l’ultima di campionato della Juve, 3-1 allo Stadium contro il Bologna.
Una presenza, quella di Damato, che porta bene al Milan, che ha già sconfitto la Juve nel recente passato sotto la direzione del fischietto pugliese, nella Supercoppa Italiana del 2016, giocata a Doha e vinta dai rossoneri ai calci di rigore dopo l’1-1 maturato sul campo.
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