Al termine di una gara abbastanza combattuta e poco spettacolare, il Real Madrid ha ottenuto un risultato importante che, imprevisti a parte, potrebbe essere già essere una pietra tombale sulle ambizioni del Leganes. I galiziani si sono battuti bene e hanno anche impensierito la retroguardia ospite, ma è mancata cattiveria. I blancos, poco in palla a dire il vero, hanno capitalizzato l’ultima occasione avuta con Asensio, che ha insaccato il gol della vittoria al minuto 89. Il match di ritorno sembra già scritto, ma i tifosi vogliono una squadra che giochi bene e che vinca divertendo.
La partita è iniziata in maniera tattica e tale è rimasta: per più di mezz’ora non è accaduto nulla, si sono viste due squadre che pensavano solo a difendersi e ad attendere. La prima occasione è giunta inaspettatamente al 33° minuto: il mediano di casa Perez ha perso malamente il pallone al limite dell’area e Kovacic glielo ha rubato per poi calciare incredibilmente fuori una volta presentatosi davanti al portiere Champagne. Un errore clamoroso per l’ex centrocampista dell’Inter, che non ha mai convinto da quando veste la casacca bianca (stasera nera). Poco dopo gli ospiti hanno avuto un’altra chance da calcio di punizione, ma il tiro al volo di Carvajal è stato provvidenzialmente deviato oltre la traversa dall’altro mediano, Gumbau. Questo è stato il primo tempo.
La ripresa non si è discostata molto dalla prima frazione, ma almeno ha proposto un Leganes meno rinunciatario: al 57° Naranjo ha sparato il pallone addosso a Casilla da posizione angolata facendo sussultare i suoi tifosi, ma il brivido vero è arrivato al 67° con una punizione di Diego Rico che Llorente ha deviato sulla traversa rischiando un clamoroso autogol. Nonostante qualche cambio ed una chance capitata a Lucas, che ha concluso troppo centralmente da posizione ottimale, il Real Madrid ha continuato a non pungere ed è stato ancora il Leganes a sfiorare il vantaggio con Beauvue, il cui tiro al volo su perfetto cross di Amrabat è stato respinto da Casilla con un grande intervento. Mentre la partita stava concludendosi con un pareggio che non premiava i meritevoli padroni di casa, Hernandez ha provato un ultimo cross, che il fin lì pessimo Asencio ha trasformato in gol. Un risultato ingiusto, maturato al minuto 89, che premia fin troppo un Real Madrid, che, pur senza titolari, è certamente molto più di questo.
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