Clamoroso Allegri, decisione già presa per giugno: con o senza scudetto
Il tecnico e la società bianconera sanno già quale sarà la decisione sul futuro e questo al di là di come andrà la stagione.
C’è chi lo critica, in tanti e sempre di più nell’ultimo periodo, c’è chi lo ama, c’è chi semplicemente lo stima. Comunque la si pensi, però, Massimiliano Allegri è certamente uno degli allenatori più discussi e chiacchierati al Mondo. Fa discutere quando parla, fa discutere come si muove in panchina, fa discutere nelle scelte, ma soprattutto fa discutere per il modo in cui fa giocare la squadra.
Ed è proprio questo il maggiore capo di imputazione che, per molti opinionisti, addetti ai lavori, ma soprattutto tifosi della Juventus, pende sul capo dell’allenatore bianconero. Il suo calcio sparagnino, che specula sull’avversario, a volte oltre modo difensivista, non piace ai più e, se prima così riusciva comunque ad ottenere dei risultati, durante la sua seconda esperienza alla Juve non sono arrivati nemmeno quelli.
Allegri fa discutere perché è l’allenatore, insieme a Mourinho, più vincente e famoso del nostro campionato, ma anche per il contratto da quattro anni a sette milioni di euro netti a stagione che gli è stato fatto firmare al momento del suo ritorno alla Juventus.
Per tanti una follia, per altri semplicemente il giusto riconoscimento a chi, durante la sua prima esperienza da tecnico della Juventus, aveva vinto cinque scudetti consecutivi e conquistato due finali di Champions League. Sui social spopola ormai dalla passata stagione l’#Allegriout e nelle prime due stagioni la seconda vita in bianconero di Max è stata davvero difficile.
Allegri, pro e contro della sua seconda esperienza bianconera
Legati a questa seconda esperienza, comunque, ci sono tanti ma e tanti però. La Juventus che si è trovato a gestire Allegri in questi anni non è di certo la squadra più forte della Serie A e, nonostante il monte ingaggi più alto del nostro campionato, non è minimamente paragonabile a quella formidabile che il tecnico livornese ha allenato durante la sua prima esperienza targata 2014/2019.
Nella passata stagione Allegri si è trovato a gestire una squadra nel bel mezzo di un terremoto giudiziario e societario e, nonostante questo, ha raggiunto un terzo posto che, senza penalizzazione, sarebbe valso la qualificazione alla Champions League. Anche quest’anno, senza coppe, Max, dopo la vittoria a San Siro, è salito al terzo posto in classifica, a soli due punti dalla vetta e dalla capolista Inter.
Allegri, la decisione sul futuro
L’allenatore bianconero continua a dichiarare che l’unico obiettivo della sua squadra è quello di rientrare tra le prime quattro e quindi tornare in Champions, ma l’appetito vien mangiando e chissà cosa può succedere se a marzo la Juve si trovasse ancora attaccate alle prime.
Una cosa però appare alquanto certa. Questo in corso sarà l’ultimo anno di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus. Scudetto o no, qualificazione Champions o meno, la società bianconera, nella persona di Cristiano Giuntoli, e l’allenatore sembrano ormai decisi ad interrompere il rapporto quando alla scadenza del contratto mancherà soltanto un anno.