Ciclocross, Mondiali 2022: Pidcock nella storia, è il nuovo re del ciclocross
Il ventidueenne inglese, campione olimpico della mountain bike, vince il titolo mondiale del ciclocross, mettendo in campo una superiorità imbarazzante. Secondo Van Der Haar, che brucia allo sprint Iserbyt.
Anche se non c’erano i colori azzurri, l’ultima prova del mondiale 2022 di ciclocross ha fornito uno spettacolo bellissimo. Il merito, è stato soprattutto di Thomas Pidcock. Il ventidueenne inglese, corridore della Ineos Grenadiers, ha dominato la prova in linea sul tracciato sterrato statunitense di Fayetteville (Arkansas), che chiudeva la rassegna iridata americana.
Un dominio imbarazzante, quello messo in mostra dal corridore britannico, che ha attaccato all’inizio del terzo giro, creando subito un gap incolmabile per gli altri e che gli ha permesso di conquistare il terzo titolo mondiale della carriera nel ciclocross e di conquistare, così, la maglia iridata in tutte e tre le discipline.
Infatti, col titolo odierno, Pidcock ha completato la tripletta con almeno un titolo iridato in tutte le discipline della bicicletta, dopo averlo conquistato su strada e nella mountain bike, disciplina dove, oltretutto, è anche campione olimpico.
Numeri e una bacheca incredibili, per un ragazzo che, a soli 22 anni, sembra avere i numeri per diventare il nuovo Merckx del ciclismo mondiale, dato che, nel suo palmares, figura anche un Giro d’Italia tra gli under 23.
Un talento cristallino, da fuoriclasse assoluto, che è venuto fuori a piccoli passi e che, oggi, l’inglese ha fatto esplodere in tutta la sua classe sull’ostico tracciato dell’Arkansas, dominandolo in lungo e in largo e lasciando aperta solo la lotta per la piazza d’onore, che è stata vinta allo sprint dal neerlandese campione d’Europa Lars Van der Haar, che ha bruciato sul traguado il belga Eli Iserbyt, dominatore della Coppa del Mondo e secondo favorito dietro Pidcock per la prova odierna, questa sera uscito sicuramente da vero sconfitto nella prova, soprattutto dopo i risultati recenti (tra i quali la vittoria nell’ultima tappa di Coppa del mondo di Hoodergeide, dove aveva recuperato venti secondi a Pidcock per poi batterlo sul traguado), che avevano lasciato presagire una lotta molto serrata tra il britannico e il fiammingo.
Cosa che poi, nei fatti, non si è verificata, per via della schiacciante ed imbarazzante superiorità del corridore dell’inglese che, da oggi, è entrato nel gotha del ciclismo mondiale.
E, c’è da sommetterci, la sua carriera gli frutterà altre vittorie e altri ingressi nella storia.
Gianluca Dozza
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