Ci penso io: Roberto Mancini li mette in contatto con gli arabi | Vendono il club di Serie A

Roberto Mancini il tramite per approfondire una trattativa tra gli arabi e un club di Serie A. Cosa sta succedendo.
La sua panchina non è tanto sicuro. Un pareggio e tre sconfitte in altrettante uscite hanno fatto venire i dubbi agli arabi su Roberto Mancini, sorpreso al debutto 3-1 dalla Costa Rica, battuto 1-0 dalla Corea del Sud, il 2-2 con la Nigeria sembrava aver portato un po’ di buon umore, ma il 3-1 di Wembley patito contro il Mali, ha rimesso tutto in discussione.
La buona notizia di questi tempi per l’ex commissario tecnico della Nazionale, forse l’unica, è il rinforzo in arrivo dall’Europa. Un vince navigato ed esperto che possa dare una ventata di fiducia e qualche conoscenza di un mondo che il Mancio deve ancora capire.
Yaya Touré entra nello staff della Nazionale dell’Arabia Saudita. Una notizia nell’aria, diventata ufficiale grazie allo Standard Liegi, squadra di cui Touré è stato vice allenatore del club belga, una nobile decaduta.
“Lo Standard de Liege – si legge in una nota del club belga – ringrazia Yaya per il suo contributo negli ultimi mesi e gli augura il meglio per il resto della sua carriera professionale“.
Due destini che si uniscono
Yaya Touré e Roberto Mancini sono due destini che si uniscono. Hanno avuto già a che fa re, lavorando tanto e bene insieme. L’ex centrocampista del Manchester City ha fatto parte del gruppo squadra allenato proprio dallo jesino, nella stagione 2012-13. Non solo.
Roberto Mancini lo avrebbe voluto anche all’Inter: la trattativa era pure ben avviata, prima che saltasse tutto sul più bello. Stavolta niente intoppo: Yaya Touré e il Mancio lavoreranno a stretto contatto. Ma le notizie sul cittì campione d’Europa con gli Azzurri non sono terminate.

La Samp cerca investitori, ci pensa il Mancio
Roberto Mancini avrebbe messo in contatto Matteo Manfredi, braccio destro del nuovo presidente della Sampdoria, Andrea Radrizzani, a caccia di nuovi investitori per riportare il club blucerchiato agli antichi fasti.
In tal senso ci sarebbe stato un contatto con emissari dell’ormai arcinoto Fondo PIF, presieduto dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salman. Per il momento ci sarebbe stato solo un pourparler, niente di così immediato, anche perché la Samp ha altre priorità: prima tra tutte uscire immediatamente dalla paludosa zona retrocessione nel campionato cadetto. Possibilmente con Pirlo in panchina, altrimenti con chiunque altro. Sennò altro che Fondo PIF.