E’ partita una vera e propria causa legale tra il Chelsea e Conte. Il club londinese ha licenziato per giusta causa il tecnico italiano, che adesso vuole la buonuscita
Ci eravamo tanto amati. Anzi, forse, non si erano mai davvero amati, nonostante le vittorie e una tifoseria sempre molto legata al proprio manager. Ma la storia tra il Chelsea e Antonio Conte è sicuramente finita e potrebbe continuare in altre sedi.
Ma andiamo con ordine. Dopo aver vinto la Premier League all’esordio, riuscendo a cancellare circa un mese di grandi difficoltà, già la scorsa estate Conte aveva avuto qualche litigio con Roman Abramovich e il management del Chelsea. La causa era ovviamente il calciomercato, visto che non era stato accontentato dalla dirigenza.
Poi, se questo non bastasse, si è aggiunta una stagione molto deludente, chiusa con un quinto posto, che terrà il Chelsea l’anno prossimo fuori dalla Champions League. Non solo lo smacco della partecipazione in Europa League, cancellata solo relativamente dalla vittoria della FA Cup, ma la fine dei rapporti comunicativi tra le parti.
Infatti, nel frattempo, il Chelsea aveva contattato diversi allenatori, per poi decidere di puntare definitivamente su Maurizio Sarri. Dopo più di un mese di trattativa con il Napoli, nelle ultime ore è stato trovato l’accordo, grazie anche all’inserimento di Jorginho, per un’operazione totale da 57 milioni di euro, avendo come conseguenza l’esonero di Conte.
Ma non è tanto il sollevamento dall’incarico, quanto le modalità con le quali l’ex ct dell’Italia è stato esonerato. Infatti, si tratta di un licenziamento per giusta causa, legato ad alcuni comportamenti ritenuti non adeguati dal club londinese, soprattutto i messaggi a Diego Costa e il suo addio con una valutazione depauperata rispetto al suo reale potenziale.
Ovviamente, il Chelsea ha provveduto a licenziare anche tutto lo staff di Conte, che ora adirà alle via legali, dando inizio ad una vera e propria battaglia legale con tanto di possibile causa presso la Fifa e il Tribunale del lavoro, visto che il Chelsea non ha nessuna intenzione di pagare la buonuscita da 10 milioni di euro al tecnico italiano.
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