Ad oggi Antonio Conte è il tecnico del Chelsea de iure, ma da un bel po’ è stato scaricato in favore del duo Maurizio Sarri–Gianfranco Zola (vice). Ma per scaricare il tecnico leccese, patron Abramovich dovrebbe sborsare una ricca buonuscita da 10 milioni di euro, pari ad un anno del faraonico contratto rinnovato l’anno scorso e valido fino al 2021.
Questo è il motivo per cui Sarri e Zola non hanno ancora firmato nulla. Abramovich vuole risolvere il contenzioso con Conte senza pagare una cifra del genere e adesso c’è un cavillo legale che potrebbe favorirlo: la nuova mossa è quella di far causa all’ex CT della Nazionale italiana per aver fatto svalutare il cartellino di Diego Costa.
Riavvolgiamo il nastro: al termine della stagione scorsa, Conte ha mandato alla punta brasiliana (ma naturalizzata spagnola) un sms nel quale lo informava che non avrebbe fatto più parte del progetto tecnico dei Blues. Diego Costa non la prese benissimo e rese pubblico il messaggio alla stampa (“Ciao Diego, spero tu stia bene. Grazie per la stagione che abbiamo passato insieme. In bocca al lupo per il prossimo anno, ma non rientri nei miei piani“). Questa decisione avrebbe, di fatto, abbassato il prezzo dell’attaccante, poi rimasto fermo per sei mesi prima di accasarsi all’Atletico Madrid.
Tutto ciò danneggiò il giocatore, che ha recuperato la forma tardi, e il Chelsea, che ha avuto problemi in attacco e ha dovuto vendere il giocatore ad un prezzo inferiore. Adesso la palla passa ad avvocati e giudici.
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