L’indiscrezione lanciata dai tabloid inglesi (“Conte via a febbraio, al Chelsea torna Ancelotti”) sembrava prendere ogni giorno sempre più probabilità, o almeno fin quando a scendere in campo non è stato lo stesso Antonio Conte, che con il suo Chelsea ha battuto 1-0 il Southampton e allontanato l’uragano che lo circondava nell’ultimo periodo.

Ci pensa ancora Marco Alonso a togliere Antonio Conte dal caos. L’ex terzino dei Viola, così come fece contro il Tottenham ad inizio campionato, regala, con un suo gol, tre punti decisivi alla squadra e al proprio allenatore, nel pieno centro di una tempesta. I motivi che portano a questa baraonda sono riconducibili alle voci lanciate prima dal “The Sun” e poi successivamente dal “Daily Record”. La stampa inglese afferma, infatti, con assoluta certezza un ritorno di Carlo Ancelotti al Chelsea, forse ancor prima del termine della stagione in corso. Sembrerebbe, infatti, che già ci siano stati colloqui tra il patron blues e l’ex allenatore del Bayern Monaco e – secondo i tabloid britannici – dopo aver delineato anche gli aspetti contrattuali “non bisogna chiedersi piu’ “se”, ma il “quando” Ancelotti tornerà a Stamford Bridge”. Diverse le ragioni di questa separazione riconducibili, in primis, ai cattivi rapporti del CT con Abramovich e lo spogliatoio. 

Antonio Conte però, così come sappiamo bene noi italiani, è un temerario, e finora ha puntualmente risposto colpo su colpo ad ogni scetticismo e ad ogni ciclone che si veniva a creare. Tempestivo come sempre, la sua rivincita, un allenatore di questo calibro, è abituato a prendersela sul campo, cosi come ha fatto lui insieme ai suoi uomini: vittoria con il Southampton, consolidamento del terzo posto e tre punti di distacco dalla seconda posizione. Voci di addio che, quindi, si allontanano a poco a poco sempre di più. 

Certo, il futuro dell’ex tecnico della Juventus è ancora tutto da scrivere, ma sia Abramovich che i calciatori del Chelsea stiano sicuri che Conte non abbasserà mai la testa. Un tecnico del genere se pur costretto ad abbandonare la propria squadra lo farà così come ci ha insegnato: sprecando anche l’ultima goccia di sudore.