È una delle new entry degli ultimi anni. La gara si svolge in notturna su di un circuito ricavato tra le splendide vie cittadine della città-Stato di Singapore. Sebastian Vettel detiene il record di vittorie con quattro successi, l’ultimo dei quali con la Ferrari nel 2015.
Il Gp di Singapore può essere definito una seconda Montecarlo in notturna. Certo, ancora deve farne molta di strada per raggiungere la tradizione e il fascino del Principato ma l’evento, voluto fortemente dal solito Bernie Ecclestone, ha già battuto un record assoluto: è infatti la prima gara di F1 che si disputa in notturna con l’obiettivo soprattutto di regalare emozioni suggestive uniche agli spettatori e al pubblico da casa. Come Monaco, anche la pista di Marina Bay si snoda lungo le aree più caratteristiche della città, che tra l’altro rappresenta anch’essa uno Stato a sè. Stessa situazione politica di Montecarlo, tanto per proseguire con le analogie. Rispetto al tracciato della Costa Azzurra c’è però una notevole diversità per quanto concerne la lunghezza del percorso.
Monaco è la pista più corta del Mondiale mentre Singapore è tra le più lunghe con i suoi cinque chilometri mentre sul piano tecnico presenta una serie di curve a gomito intervallate da due rettilinei di discreta estensione dove è possibile assistere ai sorpassi, resi molto difficili in tutte le altri parti del Marina Bay. Proprio la sua estrema lunghezza unita ad un cospicuo numero di curve lente è la principale fonte di sforzo del pilota. Non è facile, infatti, mantenere il ritmo in questa alternanza quasi infernale destra-sinistra-destra fino al termine della gara. Per quel che concerne la vettura, invece, sono i freni ad essere messi maggiormente sotto stress rispetto alle altre componenti. Una conseguenza, questa, delle tante curve di Singapore. Dal suo debutto (nel 2008) ad oggi, il circuito ha subito qualche modifica sia per rendere più favorevoli i sorpassi che per addolcire alcuni cordoli che, per la loro altezza e consistenza, hanno creato diversi problemi alla struttura delle monoposto nelle prime edizioni del Gp.
Una particolare curiosità riguarda l’impianto di illuminazione della pista in quanto è stato realizzato dalla ditta italiana “Valerio Maioli Spa” con base a Ravenna. Nonostante il Circus sia approdato a Singapore solo 8 anni fa, Singapore fu teatro di gare automobilistiche di Formula Libera negli anni Sessanta e Settanta. Nel 2008, esordio con il botto in F1, in tutti i sensi perché qui si consumò il “crash-gate”, ovvero la lunga inchiesta che portò ad esaminare l’autenticità dell’incidente di Piquet jr con la Renault che sarebbe stato causato ad hoc per favorire la vettura gemella di Alonso, poi vincitore della corsa. Lo spagnolo poi rivinse, questa volta senza ombre, nel 2010 con la Rossa di Maranello.
Indicazioni Geografiche del Circuito di Marina Bay:
Il circuito di Marina Bay è una costola della città-Stato di Singapore, che si trova nella punta meridionale della penisola malese. La metropoli sorge su una delle 60 isole che formano l’arcipelago al largo della stessa penisola.
Numeri e statistiche del Circuito di Marina Bay:
Lunghezza circuito: 5,065 Km
Giri in Gara: 61. Km totali: 308,965 Km.
Record sul Giro:
In Gara: Sebastian Vettel con 1’48”574 alla media di 167,940 km/h nel 2013.
In Prova: Sebastian Vettel con 1″42”841 alla media di 177,302 km/h nel 2013.
Sulla Distanza: Sebastian Vettel, 61 giri in 1h59’13”132, alla media di 155,425 km/h nel 2013.
Albo d’oro Gran Premio di Singapore di F1
2008 Marina Bay Fernando Alonso Renault
2009 Marina Bay Lewis Hamilton Mclaren
2010 Marina Bay Fernando Alonso Ferrari
2011 Marina Bay Sebastian Vettel Red Bull
2012 Marina Bay Sebastian Vettel Red Bull
2013 Marina Bay Sebastian Vettel Red Bull
2014 Marina Bay Lewis Hamilton Mercedes
2015 Marina Bay Sebastian Vettel Ferrari
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