Nella terza ed ultima amichevole pre campionato i giallorossi pareggiano con la squadra dell’ex Di Francesco. Si paga la grande imprecisione e mancanza di cinismo. Perotti ko
Dopo le vittorie contro Sambenedettese e Frosinone, entrambe terminate con quattro reti all’attivo, la Roma vola alla Sardegna Arena (popolata da 1000 spettatori) per la terza ed ultima amichevole. Di fronte c’è il Cagliari dell’ex Di Francesco, che manca del neoacquisto Marin, mentre Fonseca deve far a meno di Pastore, Pedro e Zaniolo, partito quest’oggi per l’Austria dove sarà operato.
Nel primo tempo è la Roma a tenere il pallino del gioco, creando occasioni su occasioni già dopo appena trenta secondi con Dzeko. A siglare il vantaggio ci provano maggiormente il capitano giallorosso (diventato papà per la terza volta all’alba di quest’oggi) e Mkhitaryan, ma le numerose occasioni da loro create sono imprecise, seppur di poco. A non essere imprecise sono quelle del Cagliari.
I sardi, dopo essersi visti annullare il vantaggio al 2′ (tocco di Simeone che mette in fuorigioco Walukiewicz) trovano il vantaggio con Rog, a cui si aggiunge proprio Walukiewicz per il raddoppio. Le reti dei padroni di casa sarebbero però essere di più, se non fosse stato per la bella e tempestiva uscita con i piedi di Pau Lopez, decisivo anche su un tiro a distanza ravvicinata di Simeone.
La ripresa vede una Roma completamente diversa, soprattutto per l’ingresso di Under. ll turco, entrato per la sostituzione di Cristante, ha dato quella verve di cui avevano bisogno. E difatti sarà proprio Cencio ad accorciare le distanze con una conclusione carica di grinta che non lascia scampo a Cragno.
L’estremo difensore sardo – una delle note più positive della gara, prodigioso il doppio intervento sulla botta sicura di Mkhitaryan e conseguente ribattuta di Mancini -, è poi costretto a raccogliere il pallone da dentro la rete subito dopo. Proprio Under ben dialoga con Karsdrop – autore di una buona prestazione e cross ben calibrati – che mette in mezzo per Dzeko. Il bosniaco prova il colpo di tacco, trovando però un assist per Miki che da due passi non sbaglia.
La partita si chiude praticamente qui. Entrambi i tecnici attuano numerosi sostituzioni, anche forzate. Nel tentativo di realizzare un controllo, Perotti accusa un fastidio alla gamba destra ed è costretto ad uscire. Dentro Antonucci.
Tra le file dei padron di casa entra invece Bruno Conti, nipote dell’ex bandiera giallorossa ed attuale responsabile del settore giovanile giallorosso. Il triplice fischio del Signor Cappai arriva dopo i numerosi tentativi della Roma di trovare la vittoria. Tentativi respinti dalla ben organizzata difesa di Di Francesco.
La trasferta della Sardegna Arena può comunque essere vista con il bicchiere mezzo pieno. I giallorossi giocano e creano tanto, ma manca qualcosa (o qualcuno?) per tramutare tutto in gol. Per la gara del Bentegodi di sabato prossimo con il Verona si deve ripartire più dal secondo che dal primo tempo.
Redazione
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