Cacciato anche dal gruppo WhatsApp della squadra: deve andare via a gennaio | Tutto deciso dall’allenatore

E pensare che era stato preso per oltre novanta milioni, con uno stipendio da più di venti milioni di euro a stagione. Quanti soldi buttati.
Il Manchester City ha aspettato 44 anni per vincere una Premier, ma non che è fosse un’habitué del trono d’Inghilterra. Molto più iconico il digiuno del Liverpool. Che ha dovuto aspettare trenta anni per rivincere una Premier.
Ci ha pensato Jurgen Klopp a riscrivere la storia del club di Anfield Road, che nel 2014 ha toccato uno dei punti più dolorosi che i Reds abbiano mai provati. Sì, quella passata per il celebre “scivolone” di Gerrard, simbolo, capitano, bandiera, che nella cruciale partita contro il Chelsea cade spianando la strada a Demba Ba.
I Blues di Mourinho vinsero 2-0: il titolo andò al Manchester City, quando la stragrande maggioranza aveva scommesso proprio sul Liverpool. Era il 2014, sarebbero dovuti passare altri sei anni prima che Klopp ponesse fine a un digiuno lungo 30 anni, riportanto la Premier ad Anfield Road che mancava dal 1990.
Manchester United, Red Devils all’inferno
Chi ha deciso di ripercorrere queste gesta al negativo sembra essere il Manchester United. I Red Devils non alzano una Premier da quando c’era Mourinho dalla stagione 2016/17. Da allora, lo United non è mai stato realmente in corsa per vincere la Premier League – i due secondi posti, nel 2018 e nel 2021, sono arrivate con distanze siderali dal City – e ha solo sfiorato il successo in alcune competizioni minori.
All’asciutto da oltre un lustro: per trovare una striscia così lunga di stagioni senza trofei, in casa Manchester United, bisogna andare molto molto indietro, addirittura agli anni Sessanta-Settanta. I motivi si capiscono da questi piccoli particolari.

Caso Jadon Sancho senza fine
Un incubo quello di Jadon Sancho, che da quando ha litigato con ten Hag, manager a forte rischio esonero salvato dal successo di Londra con il Fulham targato Bruno Fernandes, è entrato in un tunnel senza fine. Prima gli è stato vietato di allenarsi nel quartier generale del club di Old Trafford, ora i tabloid inglesi rivelano che il nazionale inglese è stato cacciato dal gruppo WhatsApp dei Red Devils, causa proprio screzio con ten Hag.
Tutto è nato, e degenerato lo scorso settembre quando Sancho accusò apertamente ten Hag di mentire sul vero motivo per la sconfitta del Manchester United contro l’Arsenal. Il manager aveva incolpato Sancho di non essersi allenato, Jadon rispose sui social, alzando un polverone mediatico che lo ha portato fuori rosa. A gennaio sarà divorzio, saranno tutti felici e contenti: il Man. Utd (che neanche quest’anno alzerà probabilmente trofei) e soprattutto Sancho.