Benevento-Juventus 2-4: i bianconeri sfogano un pò di rabbia, ma onore ai campani e a Diabaté

La Juventus soffre in casa di un Benevento ancora una volta volitivo, che rimonta 2 volte i bianconeri prima di mollare il colpo nel quarto d’ora finale.

I bianconeri dal canto loro sfogano la rabbia per la cocente delusione di Champions League- 0-3 senza storie in casa contro il Real Madrid nell’andata dei quarti di finale-discorso che riguarda soprattutto Paulo Dybala, La Joya, disastroso contro i Blancos-al di là di un inizio discreto-con 2 ammonizioni incassate per 2 sciatti episodi in cui si è reso protagonista, alla stregua di un ragazzino dell’oratorio più che del professionista strapagato che in realtà è-in pomeriggio di grazia invece in questo match, autore della sua terza tripletta stagionale-tutte in trasferte di campionato, prima di questa era arrivata quella in casa del Genoa, curiosamente anche in quella occasione bianconeri vincenti 2-4 e l’argentino a segno su rigore per il suo secondo gol, e quella che ha sancito l’1-3 in casa del Sassuolo.

La Joya risponde così alla doppietta, la seconda consecutiva-dopo quella nel 3-0 casalingo nel recupero contro il Verona- della rivelazione Cheikh Diabaté, l’attaccante maliano-in prestito dall’Osmalinspor- che sale così a quota 5 gol personali finora con la casacca degli Stregoni, ed è arrivato solo a Gennaio.

Per il Benevento segnare 2 gol alla Juve in un sol è già di per sé una vittoria morale, specie considerando che si è trattato di una sfida storica, la prima al Vigorito per la squadra bianconera, che dal canto suo però deve fare i conti con un trend decisamente in discesa: dopo ben 10 giornate di fila senza subir gol, ne sono arrivati ben 3 negli ultimi 2 match di campionato-bilancio che ovviamente si aggrava ancora di più se si considera anche la oramai arcinota batosta di Champions.

C’è da dire comunque che, con il dovuto rispetto per i bravissimi ragazzi di Mister De Zerbi, la Juve ha manifestato in questo match un po’ di passività difensiva, dovuta, probabilmente, più ad una sorta di snobismo sottovalutante l’avversario che alle assenze di Chiellini e Barzagli-come parte di un turnover pro-Champions già proclamato da Max Allegri alla vigilia, le speranze di rimonta sul Real son pressoché nulle ma non si sa mai…-rimpiazzati da Daniele Rugani e Mehdi Benatia, due che al momento non han proprio i 90’ sulle gambe.

Si pensi alla melina che, ad inizio gara, stava per provocare il gol del vantaggio dei padroni di casa, con Alex Sandro e Miralem Pjanic-che ovviamente, ad onor del vero, difensori non sono-che improvvisano un improbabile fraseggio nell’area di rigore bianconera gremita di giocatori di casa, con il bosniaco che perde il pallone che perviene a Bacary Sagna che però non ne approfitta-mira imprecisa di destro.

Il lassismo difensivo dei bianconeri si rivede in occasione del momentaneo 1-1 dei padroni di casa, con Szczesny-che si rivede in campionato al posto di Buffon-molto bravo sulla bomba rasoterra da dentro l’area dell’albanese Ledian Memushaj , ma con i centrali bianconeri completamente anestetizzati, sia Rugani che Benatia non scattano per andare a coprire il pallone e si perdono anche Diabaté che, servito da un tiro cross del brasiliano Guilherme, fa sognare i suoi tifosi.

Il tutto avviene dopo un autentico capolavoro del reparto avanzato bianconero che invece funziona alla perfezione, con un’azione in cui si vede tutto il potenziale offensivo e l’aggressività della fase offensiva della banda di Allegri, con Alex Sandro, Mandzukic e Cuadrado a creare una sorta di linea offensiva che praticamente copre tutta l’area di rigore dei padroni di casa, che messi sotto pressione non reggono alla bellissima sventagliata del brasiliano in direzione del colombiano, che la tocca per Dybala che seguiva a rimorchio-esattamente come Pjanic, creazione di superiorità numerica da insegnare nelle scuole calcio-la Joya dal limite dell’area lascia partire un magistrale interno sinistro che lascia Christian Puggioni inebetito. Un tempo si parlava di Gol Alla Del Piero, in questo caso si può veramente parlare di Gol alla Dybala, l’interno sinistro dell’argentino-una delle giocate firma della Joya- è di una bellezza sublime !

Fonte profilo “Twitter” ufficiale della Juventus

I bianconeri non si lasciano certo intontire dal perentorio pareggio e sono padroni del campo, attaccano agevolmente in ogni modo possibile, con contropiedi, incursioni dalle fasce-specie la destra con un Cuadrado rinato-lanci lunghi, e un altro gol lo segnerebbe  Mandzukic ma l’arbitro Pasqua di Tivoli annulla per fallo di mano del croato-che si mangia le mani, 1 solo gol nel 2018 finora per lui, mai a segno in campionato ancora nell’anno solare.

Il nuovo vantaggio bianconero è costruito da altri 2 che sembrano essersi ritrovati, Marchisio crossa in area per il compagno di reparto Pjanic che viene atterrato dall’altro albanese della formazione di casa Djimisti, e dal dischetto La Joya non fallisce, spiazzando con il suo sinistro il portiere del Benevento Puggioni-ex Sampdoria-, è per Dybala il 50° gol in Serie A con la maglia della Juve, dal dischetto si ripeterà nella ripresa, questa volta per fallo subito da Higuaìn-che Allegri risparmia dal 1’ ma inserisce nella mischia intorno all’ora di gioco per contrastare l’abulia in cui i bianconeri sembravano esser precipitati dopo il nuovo pareggio dei campani-polemiche però perché dalle immagini sembrerebbe che Nicolas Viola non tocchi effettivamente Il Pipita, il quale sembrerebbe lasciarsi cadere.

Episodio che come detto sblocca un secondo tempo in cui i bianconeri avevano continuato ad attaccare con molta determinazione ma scarsa precisione.

Determinante, oltre all’ingresso in campo di Higuaìn che procura il rigore, anche quello di Douglas Costa-ennesimo riposante del turnover allegriano-che entrato poco prima dell’ora di gioco-al posto di un Cuadrado che ha speso tanto-si rende protagonista della splendida azione individuale che chiude i conti, partendo defilato dalla destra si accentra e scaglia uno splendido sinistro dalla lunga distanza che fulmina Puggioni.

Come detto in mezzo il nuovo pari dei padroni di casa con ancora Diabaté che approfitta di un’altra dormita della retroguardia juventina su azione da corner, con tutto il tempo di colpire di testa in rete.

Questa vittoria costituisce indubbiamente un buon scossone per i bianconeri, scricchiolii difensivi a parte, e ovviamente contribuisce alla corsa scudetto che ormai sta entrando nel vivo-manca poco allo scontro diretto contro il Napoli allo Stadium.

4 reti per i bianconeri, tante quante al Bernabeu potrebbero essere utili, a patto di non subirne più di una.

Al momento sono ovviamente sogni, ma si sa, ogni tanto posson diventare realtà…

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