Una tripla di Bramos a 6 secondi dalla sirena finale regala un successo incredibile alla Reyer Venezia, che insegue per tutta la partita Dolomiti Trento, ma che affonda la bomba decisiva in extremis. 
Al “Palasport Giuseppe Taliercio” i lagunari riescono ad avere la meglio in Gara-5 e si portano in vantaggio per 3-2 nella serie, grazie al risultato finale di 65-63. 

Per Gara-5 si torna in Laguna e la serie vede disputarsi forse la più emozionante partita degli interi play-off, ben giocata da due squadre che hanno fame di vittorie e gloria. Trento non ha mai vinto uno scudetto, Venezia non ne festeggia uno da ben 74 anni. E’ presto chiaro come entrambe siano molto più che affamate. 

Sul parquet del “Talercio” c’è tutto: classe, sudore, giocate da veri campioni, scontri fisici al limite. L’esaltazione di chi ha vinto, la rabbia di ha perso, chi viene innalzato a mito e chi si sente come in “la caduta degli Dei“. La solidarietà, infine, di chi non colpevolizza un singolo per un errore (o meglio due, ma lo spiegheremo in seguito), ma loda una squadra che ha disputato una partita magnifica in trasferta ma che è crollata sul più bello, crollando sotto i colpi dei mai domi avversari. 

La prima frazione di gara è molto equilibrata, con le squadre che si studiano in attesa di affondare la lama, con gli ospiti che però sembrano più in palla che riescono a chiudere un primo quarto ostico con un prezioso 16-18. 

Il secondo quarto ricomincia sulla falsa riga del primo, con Trento che sembra aver preso le misure agli avversari e che fa registrare un altro parziale favorevole (12-20), che porta le due squadre al riposo lungo sul punteggio di 28-38.

Al ritorno in campo gli uomini di De Raffaele hanno maggior determinazione e per la prima volta in tutta la partita sembrano poter gestire meglio il gioco, non riuscendo però ad andare oltre ad un 16-14 che serve a rosicchiare 2 punticini (che alla fine risulteranno fondamentali) a Trento, rimanendo comunque indietro nel punteggio.
Le squadre riprenderanno l’ultimo quarto dal punteggio di 44-52.

Il quarto quarto inizia e l’ansia sale. Trento è stata in vantaggio per tutta la partita ed adesso è veramente ad un passo dal condurre in porto la vittoria ed andare a giocare in casa la partita decisiva per la conquista del primo, storico, scudetto. 
Gli uomini di Buscaglia, però, sentono forse troppo la pressione e, al contrario, Venezia rientra in campo con la convinzione di chi non ha nulla da perdere e deve rischiare il tutto per tutto. 

Venezia recupera punto dopo punto, ma a 10 secondi dal termine Hogue, miglior marcatore di Trento con 17 punti, ha la possibilità di ammazzare definitivamente il match: lo statunitense si presenta sulla lunetta del tiro libero sul punteggio di 62-63 e con la possibilità dunque di allungare a +4 a pochi attimi dal termine. 

Hogue però dopo una gara sontuosa arriva con le gambe molli al momento cruciale e ne sbaglia 2 su 2 (la caduta degli Dei, appunto) con Venezia che riparte in contropiede e Bramos che mette a segno la tripla che fissa il punteggio sul 65-63 finale a 6 secondi da termine. 

Martedì al “Pala Trento” ci sarà l’ennesima puntata di questa straordinaria saga, con la Reyer che, in caso di vittoria esterna, potrà mettere la parola fine e laurearsi Campione D’Italia, mentre la Dolomiti avrà l’obbligo di riportare in parità la serie sfruttando il fattore casa e volando sulle ali dell’entusiasmo grazie anche ad un pubblico che sarà senza dubbio esuberante e che non ha per niente intenzione di veder sfumare il sogno di conquistare il primo titolo della propria storia. 

Migliori Marcatori
Venezia: Haynes 13, McGee 11, Ejim 9.
Trento: Hogue 17, Craft 16, Flaccadori, Shields e Forray 6.