Poco più di 5 mesi fa, una versione incolore ed impalpabile del Barcellona dell’allora tecnico Luis Enrique, è uscita malmenata dallo Stadium a Torino con un pesante 0-3, e fu incapace, al ritorno, di  scalfire la granitica difesa bianconera.

Oggi, di nuovo al Camp Nou, arriva la vendetta, altisonante e con lo stesso duro punteggio, orchestrata e trascinata dai due che più allora avevano deluso aprendo ad una serie di domande e dubbi su una carriera che sembrava agli sgoccioli.

Leo Messi e Andres Iniesta hanno confezionato la vendetta perfetta con una prestazione coraggiosa e cattiva contro una Juventus che ha saputo contrastare con tenacia ed anche discreta qualità tecnica fino quasi alla fine del primo tempo, quando, allo scadere, è arrivato l’assolo del fenomeno, il gol dell’argentino che ha rotto qualcosa nella macchina di Massimiliano Allegri.

La seconda parte di gara è infatti decisamente insufficiente con i grandi nomi della Juventus che impallidiscono e diventano minuscoli di fronte alle giocate di Messi ed Iniesta, di fronte alla sicurezza dei centrali Pique e Umtiti e del portiere ter Stegen, sempre pronto e presente quando sollecitato, e di fronte all’incessante gamba di Rakitic in mezzo al campo e di Jordi Alba, instancabile sulla fascia.

Un blackout nel secondo tempo che ha ricordato troppo l’ultima uscita europea della Vecchia Signora, quella disastrosa ripresa di Cardiff contro il Real Madrid che probabilmente ha lasciato qualche scoria nella Juventus che il tempo, la personalità ed il carattere dovranno provare a mettere finalmente da parte.

Il Barcellona invece prosegue nel suo ottimo inizio di stagione con un Messi ritrovato dopo alcune deludenti prestazioni nella scorsa stagione, con un punteggio pieno nella Liga e con una vittoria in Champions  fondamentale nella lotta la primo posto del girone. I blaugrana sono tornati?

TABELLINO

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Rakitic (77’Paulinho), Busquets, Iniesta (83′ André Gomes); Dembelé (71′ Sergi Roberto), Suarez, Messi. A disposizione: Cillessen, Mascherano, Suarez, Deulofeu. Allenatore: Valverde.

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio (41′ Sturaro), Barzagli, Benatia, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic; Betancur (63′ Bernardeschi), Dybala, Douglas Costa; Higuain (87′ Caligara). A disposizione: Szczesny, Rugani, Asamoah, Merio. Allenatore: Allegri.

MARCATORI: 45′, 69′ Messi (B), 56′ Rakitic (B).

AMMONITI: Semedo, Messi (B), Barzagli, Pjanic, Caligara (J).

ARBITRO: Skomina.

MIGLIORI

Messi 8: è tornato, se qualcuno avesse pensato, anche solo per un attimo che se ne fosse andato. Torna in una di quelle notti magiche e prestigiose che tanto gli fanno bene per mettere in luce il suo smisurato talento da numero uno. Si è parlato tanto di un paragone con Dybala, ma per ora Leo respinge l’idea al mittente, risponde presente e mostra che ancora il più forte è lui.

Iniesta 7,5: altro enorme campione che nella sfida della scorsa stagione contro la Juventus era sembrato il fantasma dello splendido giocatore ammirato fino ad allora. Ed invece torna con Leo, si trascinano, si cercano (e si trovano soprattutto) e confezionano giocate da restare a bocca aperta, anche se questa non è una novità. Se fisicamente sta bene come adesso, non ce n’è per nessuno perché il piede sappiamo tutti come è.

ter Stegen, Pique, Rakitic 7: il portiere tedesco è perfetto in avvio su un mancino meraviglioso di De Sciglio e a risultato acquisito, verso la fine, su una conclusione precisa di Dybala. Nel mezzo tanta sicurezza (meno nelle uscite aeree) e sempre la cosa giusta. Il centrale della Spagna è una certezza, il pilastro della retroguardia blaugrana disinnescando Higuain e murando i tentativi offensivi, nel primo tempo, dei bianconeri. Il croato entra come un diesel nella partita, ma quando inizia a carburare è davvero dominante a centrocampo mettendo in mostra una versione diversa rispetto a quella della passata stagione, più incisiva e più determinante.

PEGGIORI

Dembelè 5,5: unico dei suoi davvero impacciato in questo esordio nella Champions League con la squadra che ha speso 105 milioni per lui. Il confronto con Neymar è perso su tutti i fronti e quello che riesce ad offrire è solo tanta corsa, talvolta a vuoto.

Barzagli, Benatia e Alex Sandro 5: l’azzurro è più volte colpevole ed in affanno sulle diverse trame offensive di Messi&co, sorpreso da Suarez in occasione del primo gol e spesso in ritardo sulle accelerazioni degli avversari. Benatia disputa un ottimo primo tempo ma cala vertiginosamente nel secondo dando il via, con un goffo errore, al 2-0 avversario. Il terzino brasiliano è fin qui la brutta copia di quello ammirato fino alla scorsa stagione, mancando sia in fase offensiva che in fase difensiva e colpevole di troppi errori tecnici.

Higuain 4,5: se è sicuramente insufficiente l’intero reparto, purtroppo la prestazione del Pipita è davvero pessima, adoperandosi solo in un buon pressing nei primi 45 minuti ma senza destare la minima preoccupazione per ter Stegen. Nella ripresa sparisce come tutti.