Amarezza Juventus, il gioiello bianconero delude tutti: addio vicino? Le sue parole sanno di beffa

Juventus anti Inter. Ma ecco qualche nuvola all’orizzonte sulla Torino bianconera. Parole inaspettate nei confronti della Signora.
Se tre indizi fanno una prova, quattro (risultati utili con un solo pari) sono una certezza. Ad oggi c’è solo la Juventus alle spalle della fuggitiva Inter, intenzionata a scappare via un po’ come fece il Napoli una stagione fa.
Ma Max Allegri non ha nessuna intenzione di lasciare strada libera a Simone Inzaghi: la Signora non sbaglia il primo scontro diretto, vince e convince contro la Lazio, rimanendo in scia della capolista in solitaria nerazzurra.
La Juventus non sembra quella rinunciataria della passata stagione, lenta e prevedibile, che lascia il possesso palla e pallino del gioco agli avversari, affidandosi semplicemente alle ripartenze. Max soprattutto non è quello dell’anno scorso, molto più aggressive in campo, umile ma convinto fuori.
Certo, neanche Vlahovic e Chiesa sembrano quelli di un campionato fa. Il serbo lo ha detto esplicitamente che ha dei conti in sospeso, l’Azzurro sembra finalmente essersi messo alle spalle infortuni e paure che lo attanagliavano una stagione fa: là davanti fa più male e con Vlahovic ha trovato un’intesa davvero interessante.
Aspettando Pogba: tutti gli scenari
Il club bianconero, dunque, strizza l’occhio alla Signora, mentre si attendono sviluppi sul caso Pogba. In tal senso, il 5 ottobre sarà uno snodo importante, sia per la Juventus sia soprattutto per il futuro del centrocampista francese.
Verranno effettuate le controanalisi in seguito alla positività del Polpo francese ai metaboliti del testosterone emersa dopo la partita contro l’Udinese. Se verrà confermata, arriverà la squalifica (fino a 4 anni) ma anche la possibilità del club bianconero di rescindere il contratto con Pogba.
Magari affidandosi al calciomercato invernale: tra i giocatori monitorati ci sono Habib Diarra dello Strasburgo, Manu Koné del Borussia M’Gladbach e Khephren Thuram del Nizza. Anche se il sogno proibito resa Samardzic dell’Udinese.

Tutto chiaro in casa Juventus. Ma ecco la nota stonata
Solo buone nuove, dunque, per la Juve. Che al netto della amarezza per la situazione di Pogba, nel caso di rescissione potrebbe almeno alleggerire il bilancio e quel pesante rosso da correggere al più presto. Ma c’è anche un altro velo di dispiacere. Sono le parole di Rabiot, che sembrano ricalcare le orme di Di Maria, arrivato alla Juve solo ed esclusivamente per prepararsi a un Mondiale peraltro vinto dall’Argentina in Qatar.
“Se sono rimasto un altro anno in Italia per prepararmi bene a Euro 2024? Si, questa è stata una parte importante della mia decisione – dice il francese a L’Equipe – è complicato adattarsi a un nuovo club”. Stridono queste parole, inversamente proporzionali sia all’attaccamento alla maglia juventina, sia anche in ottica mercato. A fine stagione se ne saprà di più, certo è la partenza non è delle migliori.