Altro caso di doping in Italia: “Aspettiamo risposta dal CONI” | Una mazzata gigantesca

Non solo Paul Pogba, altro caso di doping, forse, in Italia: si attendono le contro analisi per rendere effettiva l’eventuale squalifica.
Non sarà stato il testosterone, ma stringi-stringi cambia poco. Le contro analisi hanno confermato la positività di Paul Pogba, fermato dal Tribunale Antidoping dopo la positività riscontrata in Udinese-Juventus 0-3 della prima giornata. E ora squalificato, da capire solo per quanto tempo.
Non testosterone ma Dhea, dunque. Questa almeno la clamorosa indiscrezione arrivata direttamente dal Corsera. Dhea, ciò che in medicina è considerato un vero e proprio ormone dela giovinezza, che si chiama Deidroepiandrosterone. Negli USA si trova negli scaffali dei supermarket, in Italia serve una ricetta e un medico che sia disposto a fartela.
Viene chiamato ormone della giovinezza perché è quello che più di tutti si riduce con l’età, già dai 30 anni, sia nell’uomo che nella donna. È uno ormone steroideo che origina dal colesterolo e da un altro ormone chiamato Pregnenolone. Cosa cambia a livello sportivo?
Pogba e un possibile sconto sulla squalifica
La difesa potrebbe utilizzare questa differenza alla positività per sostenere la tesi dell’integratore contaminato, che non servirà per assolverlo visto quanto si diceva prima su cos’è per l’Italia la Dhea, ma potrebbe portare a uno sconto sulla pena. Una squalifica che nessuno gli toglierà.
Ora la palla passa alla Juventus, che potrebbe seguire due strade, non prima di essersi fatti due conti: se conviene risolvere subito il contratto con il francese, oppure aspettare giugno. È solo una questione puramente numerica, di fatto l’avventura-bis del Polpo francese nella Torino bianconera, sia finita. Ma quello di Pogba potrebbe non essere l’unico caso di positività in Italia.

Caso Favilli, la presa di posizione della Ternana
La posizione di Andrea Favilli è al momento in stand by. Come rivelato da Cristiano Lucarelli nella conferenza stampa di presentazione della sfida delle Fere contro il Cittadella. “Per Favilli stiamo aspettando la risposta del CONI – spiega l’allenatore – il problema è il piede dove ha una borsite”.
È qui entra un possibile caso di doping. Ecco la presa di posizione della Ternana, per bocca di Cristiano Lucarelli. “Questa borsite lo ha portato a fare appoggi innaturali e ha fatto infiltrazioni. Stiamo aspettando il CONI – conclude Cristiano Lucarelli – perché è considerato doping“. Palla al CONI per stabilire se si può parlare di doping, e quindi di squalifica, oppure no.