‘Allontanato dalla Nazionale’: grande dolore per l’ex Milan | Il CT non l’ha perdonato

Infortuni, veleni e polemiche nel week end che ha visto nascere la Nazionale di Spalletti, luci e ombre alla prima.
Quando i campionati lasciano spazio alle nazionali, il Virus UEFA (o FIFA, fa lo stesso) veleni e polemiche sono sempre all’ordine del giorno. Se ci mettiamo pure il secondo week end di settembre rappresentava l’alba dell’Italia di Spalletti, gli spunti (non proprio positivi) c’erano tutti.
La prima di Spalletti è uno striminzito 1-1 a Skopje contro la “maledetta” Macedonia del Nord, quelli che estromisero l’Italia di Mancini in primis dallo spareggio Mondiale contro il Portogallo, quindi dalla kermesse iridata qatariota. Ci fermano di nuovo.
Un pari che non può soddisfare. Primo, perché la Nazionale di Spalletti disputa una buona gara, prendendosi subito il comando del gioco, nonostante un campo al limite della praticabilità: passa in vantaggio con capitan Immobile e sembra gestire, ma non è cattiva sotto porta, comincia a perdere troppe seconde palle, arretra e subisce il pari su una punizione di Bardhi, il migliore dei suoi.
Secondo perché la sfida con l’Ucraina a questo punto è decisiva, per non giocarci quel terzo posto (grazie al “bonus” della Nations League) proprio con la Macedonia del Nord.
Il Virus UEFA ci colpisce: un altro infortunio da valutare
L’esperienza di Spalletti alla guida della Nazionale era iniziata subito con un malanno di stagione: Chiesa e Pellegrini subito kappaò, tornati nei rispettivi club a causa di problemi all’adduttore. Contro l’Ucraina chissà se ci sarà Gianluca Mancini, uscito anzitempo nella sfida di Skopje.
Non sarà felice la Roma, come non era stato felice il Milan di sapere che Olivier Giroud è uscito altrettanto malconcio dal match della sua Francia con l’Irlanda. Il maledetto Virus UEFA colpisce ancora, considerando anche le esternazioni pesantissime di Maehle contro Gasp. Veleni e polemiche anche oltreoceano.

Veleni e polemiche: ci rimette un ex Milan
Se in Europa il pari di Spalletti alla prima e gli infortuni tengono banco, nel mondo si è parlato molto del Brasile, che nel 2024 passerà nelle mani di Carlo Ancelotti, ma che ora è di Fernando Diniz, commissario tecnico ad interim. Ebbene, l’allenatore brasiliano ha escluso tra veleni e polemiche Lucas Paquetá, finito nel mirino della Football Association inglese in quanto sospettato di avere scommesso su alcune partite, eppure nel West Ham sta giocando, nella Canarinha no.
“È un modo per preservarlo – ha spiegato Diniz – in modo che possa risolvere queste questioni. Lo abbiamo visto in Brasile, ci vuole tempo per risolvere il problema”. Lo strano caso, dunque, prosegue. Succede anche questo quando i campionati lasciano spazio alle nazionali.