La Lega Calcio Serie A si aggiudica il primo round dell’intricata battaglia per i diritti tv che la vede impegnata contro Sky. A fine maggio l’organo rappresentato dal presidente Dal Pino aveva citato presso il tribunale civile di Milano l’emittente satellitare rea di aver sospeso il pagamento dell’ultima rata (136 milioni di euro) relativa ai diritti per la trasmissione delle gare del nostro massimo campionato di calcio.
Sky aveva giustificato la propria decisione appellandosi all’incertezza che ancora aleggiava circa la conclusione del campionato e ai diversi effetti negativi che l’emergenza Covid-19 avrebbe potuto comportare per lo stesso in termini di visibilità e, dunque, appetibilità per il pubblico: stadi vuoti, orari delle partite ritardati rispetto al normale etc…
Un comportamento contro cui la Lega calcio Serie A aveva reagito presentando ricorso e un’ingiunzione di pagamento presso il tribunale di Milano che oggi ha accolto la richiesta e ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti di Sky, sollecitandola al pagamento della somma mancante.
Cosa rischia ora l’emittente milanese? Nei piani della Lega Calcio Serie A vi era l’oscuramento del segnale per le ultime sei giornate di campionato, il che avrebbe impedito a Sky di trasmettere la parte finale della stagione, pari al 17% delle partite totali, le uniche per le quali il colosso delle pay tv non avesse ancora pagato i diritti.
Come rende noto il Corriere dello Sport, però, il decreto del tribunale civile di Milano non è immediatamente esecutivo e Sky può opporvisi. Ciò significa che l’emittente mantiene, per ora, il diritto a trasmettere le gare sino a fine stagione, rendendo vana la minaccia di quei club che caldeggiavano l’oscuramento del segnale.
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