La vaccata di mercato è quasi compiuta: Caldara tornerà nelle prossime ora a Bergamo in prestito e resterà in nerazzurro per circa un anno e mezzo con diritto di riscatto e una percentuale del 15% sulla rivendita. Sfuma, invece e per fortuna, Kjaer.
L’errore più grande del mercato in uscita rossonero, ma forse non l’ultimo, si chiama Mattia Caldara. Giunto a Milano dalla Juventus in occasione del ritorno in bianconero di Bonucci, gli infortuni non hanno dato tregua al giovane difensore centrale, ma quando è stato bene nessun allenatore gli ha mai dato fiducia.
Questa mancanza idiota di fiducia fa sì che adesso il ragazzo debba andar via. Nonostante l’infortunio di Duarte. E’ un errore colossale, ma evidentemente il masochismo è ormai una componente insita nel mondo rossonero al pari dell’inconsistenza dirigenziale.
Ad ogni modo, parliamo del fatto nudo e crudo. E’ ormai quasi tutto a posto per il passaggio di Caldara all’Atalanta in prestito con diritto di riscatto. Le cifre non sono ancora note, ma il costo dovrebbe aggirarsi attorno ai 15 milioni per l’eventuale acquisto a titolo definitivo.
Per l’ingaggio pesante da 3 milioni il Milan, altra boiata, verrà incontro ai nerazzurri. Come se questi fossero dei pezzenti.
L’ultima questione da affrontare riguardava il controriscatto: forse consci dell’idiozia, i dirigenti rossoneri hanno provando ad inserire nel contratto la possibilità di riacquistare in futuro il giovane difensore, ma alla fine si è deciso di non inserire questa clausola inserendo una percentuale del 15% sulla rivendita. Complimenti vivissimi!
Infine, naufraga la possibilità che a vestire il rossonero sia Simon Kjaer: il danese, prelevato dai bergamaschi solo quest’estate e quasi mai utilizzato, non convince appieno la dirigenza e quindi lo scambio non sarà effettuato.
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