Terzo appuntamento stagionale per il Motomondiale che, dopo la prova di Termas de Rio Hondo, arriva in Texas, al Circuit of The Americas di Austin, per la settima edizione del Gran Premio delle Americhe. Marc Marquez, dopo il dominio argentino, cercherà il bis su un circuito che è praticamente casa sua, dato che vi ha sempre vinto. Ai suoi rivali, Andrea Dovizioso in primis, ma anche i vari Valentino Rossi, Maverick Vinales, Alex Rins e compagnia cantante, il compito di rendergli quantomeno la vita un pochino più difficile, e non rendere il weekend una semplice passeggiata di piacere del #93. Nelle altre categorie, Lorenzo Baldassarri cerca il tris in Moto2, mentre in tanti ambiscono ad un posto al sole in Moto3.
MOTOMONDIALE AMERICHE 2019 – IL CIRCUITO DI AUSTIN
Progettato da Hermann Tilke ed inaugurato il 21 Ottobre 2012, il Circuit of the Americas di Austin è sito ad Elroy, nella periferia sud-est della città texana. Il circuito vanta una lunghezza di 5.513 m, per un totale di 20 curve (8 a destra e 12 a sinistra). Pista medio-veloce, Austin presenta come caratteristiche distitive accentuati dislivelli altimetrici, curve di diverso tipo, ispirate in gran parte a sezioni famose di altri circuiti, e la carreggiata, la quale in più di una staccata si allarga, con l’intento di fornire ampie scelte di traiettoria per favorire i sorpassi. Molto particolare ad Austin è la prima curva: ispirata alla Spielberg-Auspuffkurve di Zeltweg, i piloti si trovano ad affrontare una ripida salita (ben oltre il 10% di pendenza), trovando in cima una curva a gomito a sinistra, seguita da un’immediata discesa, che porta ad affrontare curva 2 (a destra).
Dopo un allungo, si entra nella zona più spettacolare della pista, ovvero la veloce sezione 3-4-5 (sinistra-destra-sinistra ispirato alla Maggots-Becketts-Chapel di Silverstone), seguita dal lungo curvone a destra 6, e dal cambio di direzione sinistra-destra 7-8, che dovrebbe ricordare la “S do Senna” di Interlagos. Dopo aver affrontato curva 9 (a 90° a sinistra), si torna a salire velocemente, per poi scollinare in corrispondenza della veloce curva 10 e giungere, dopo un breve rettilineo in discesa, a curva 11, un tornantino posto nuovamente in (leggera) salita. Quindi, i piloti si lanciano sul lungo rettilineo di un chilometro (ondulato all’inizio e in discesa alla fine) che conduce alla staccata di curva 12, una piega a sinistra a 90°.
Un altro breve rettilineo porta ad una sezione abbastanza tortuosa, che nella mente degli ideatori dovrebbe ricordare lo Stadium di Hockenheim: dopo curva 13 e 14 (entrambe a destra e medio-lente), i piloti devono affrontare un punto insidioso e di non facile interpretazione, ovvero la doppia a sinistra formata dalle curve 15-16, nel quale è complicato trovare il punto di corda. In uscita si torna leggermente a salire verso la replica della famosa “curva 8” dell’Istanbul Park, in questo caso un’interminabile curvone a destra con quattro punti di corda (curva 17-18), seguito subito dopo da un allungo in discesa che porta alle ultime due curve (19 e 20), entrambe a sinistra e a 90°, dopo le quali si torna sul rettilineo dei box.
MOTOGP AMERICHE 2019 – IL PRONOSTICO
Visto il passato, prossimo e meno recente, l’unico ed assoluto favorito per questo appuntamento texano non può che essere Marc Marquez. Il Campione del Mondo in carica, dopo la vittoria nettissima in Argentina, arriva ad Austin, pista della sua prima vittoria in MotoGP, dove è naturale indicarlo praticamente come dominatore dell’evento ‘a scatola chiusa’. Qualche numero per rendere l’idea. In sei edizioni ha ottenuto 6 vittorie, 5 pole position, 5 giri record; il distacco medio in qualifica sul secondo è di +0.298, in gara di +3.458, anche se non rende bene l’idea del dominio di questi anni.
Gli avversari avranno l’arduo compito di rendere complicata la vita al fenomeno di Cervera. Andrea Dovizioso e la Ducati, dopo il gradino più basso del podio a Termas, puntano a ritrovare maggiore competitività e a ridurre i danni, su una pista dove il forlivese ha ottenuto due podi. Restando in casa Ducati, ha bisogno di un risultato di rilievo anche Danilo Petrucci, non pienamente convincente finora. La Yamaha, a sua volta, vuole confermarsi dopo la bella gara di Valentino Rossi in Argentina. Ad Austin, Marquez a parte, negli ultimi anni la M1 non ha mai sfigurato, per cui il Dottore in primis punta a ribadire un posizionamento sul podio. Urge una scossa, invece, per Maverick Vinales, finora sempre deludente in gara, dopo aver fatto meglio del compagno di box al sabato pomeriggio.
Tanti gli outsider che potrebbero inserirsi nella corsa al podio o, comunque, alla top-5. Ad esempio la Suzuki, con Alex Rins sempre nei primi cinque nelle prime due uscite stagionali; abbiamo poi Cal Crutchlow (LCR Honda CASTROL), desideroso di rivincita dopo la partenza anticipata che ne ha inficiato la prova argentina. Non dimentichiamo poi Jack Miller (Ducati Pramac) e il duo del team Petronas Yamaha SRT, Franco Morbidelli e Fabio Quartararo, così come la sorpresa Takaaki Nakagami (LCR Honda IDEMITSU). A caccia di un risultato scaccia-crisi Jorge Lorenzo, finora in grosso affanno soprattutto fisicamente, ma anche come feeling con la RC213V. Aprilia e KTM, infine, nuovamente all’assalto della top-10.
AMERICHE 2019: PRONOSTICO MOTO2 E MOTO3
Nella Middle Class, i riflettori saranno puntati giocoforza sul nostro Lorenzo Baldassarri. Il pilota del team Flexbox HP 40 ha vinto le prime due gare di Losail e Termas de Rio Hondo, confermando il periodo d’oro dei nostri centauri in Moto2 (22 vittorie nelle ultime 38 gare, 11 nelle precedenti 122), e andrà a caccia del tris. Proveranno ad impedirglielo una muta molto agguerrita di avversari. Dal gruppo di spagnoli (Alex Marquez, Iker Lecuona, Augusto Fernandes e Xavi Vierge), passando per i vari Thomas Luthi, Brad Binder, Marcel Schrotter, Remy Gardner e Sam Lowes. Senza dimenticare gli altri piloti nostrani, su tutti Luca Marini ed Enea Bastianini, il migliore dei rookie finora.
Solito ‘caos’ nella Entry Class, con tanti piloti che possono candidarsi non solo al podio, ma anche alla vittoria. Innanzitutto, sperano nel bis i due piloti ad aver vinto finora, ovvero il nipponico Kaito Toba (leader della classifica) e lo spagnolo Jaume Masià. Tra i piloti saliti ‘semplicemente’ sul podio, abbiamo i nostri Lorenzo Dalla Porta e Tony Arbolino, oltre al sudafricano Darryn Binder e allo spagnolo Aron Canet. Ancora, potranno dire la loro i vari Marcos Ramirez, Ayumu Sasaki, Gabriel Rodrigo e Raul Fernandez. Tra gli altri azzurri, attenzione in particolare a Romano Fenati, Dennis Foggia, Celestino Vietti e Niccolò Antonelli.
MOTOMONDIALE AMERICHE 2019 – METEO ED ORARI TV
Questo il meteo previsto nel weekend ad Austin e nelle vicinanze. Cielo poco o parzialmente nuvoloso venerdì, con una forte escursione termica tra il mattino (16-17 C°) e il pomeriggio (27 C°). Pericolo pioggia per sabato, con precipitazioni previste anche come molto abbondanti al mattino, mentre dovrebbe andare migliorando con il passare delle ore; temperature che saranno comprese tra i 18 ed i 23 C°. Cielo sereno o poco nuvoloso per domenica, con temperature tra i 18 C° per la gara della Moto3 ed i 22 C° per quella della MotoGP. Per quel che riguarda la trasmissione in TV, il Gran Premio delle Americhe sarà visibile in diretta sul satellite (Sky MotoGP HD) e in differita in chiaro (TV8).
MOTOMONDIALE AMERICHE 2019 SKY (DIRETTA ESCLUSIVA)
Venerdì 12 Aprile 2019
PL1 Moto3 16:00 – 16:40
PL1 MotoGP 16:55 – 17:35
PL1 Moto2 17:55 – 18:35
PL2 Moto3 20:15 – 20:55
PL2 MotoGP 21:10 – 21:50
PL2 Moto2 22:05 – 22:50
Sabato 13 Aprile 2019
PL3 Moto3 16:00 – 16:40
PL3 Moto2 16:55 – 17:35
PL3 MotoGP 17:50 – 18:35
Qualifiche Moto3 19:35 – 20:15
PL4 MotoGP 20:30 – 21:00
Q1 MotoGP 21:05 – 21:20
Q2 MotoGP 21:30 – 21:45
Qualifiche Moto2 22:05 – 22:45
Domenica 14 Aprile 2019
Warm Up Moto3 15:40 – 16:00
Warm Up Moto2 16:10 – 16:30
Warm Up MotoGP 16:40 – 17:00
Gara Moto3 18:00
Gara Moto2 19:20
Gara MotoGP 21:00
MOTOMONDIALE AMERICHE 2019 TV8 (DIFFERITA)
Sabato 13 Aprile 2019
23:00 Sintesi Qualifiche Moto3, MotoGP e Moto2
Domenica 14 Aprile 2019
19:30 Studio MotoGP
20:00 Gara Moto3
20:45 Studio MotoGP
21:00 Gara Moto2
22:00 Studio MotoGP
22:30 Gara MotoGP
MOTOMONDIALE AMERICHE – ALBO D’ORO (SOLO MOTOGP)
E’ Marc Marquez, come detto in varie salse, il padrone assoluto, il ‘tiranno’ del COTA, da quando ha fatto il suo ingresso nel Motomondiale. In sei edizioni, infatti, il catalano ha letteralmente giganteggiato, aggiudicandosi tutte e sei le gare, sempre dominando. Un appuntamento che, più in generale, ha sempre sorriso al motociclismo spagnolo, che vanta qui 11 vittorie su 18 gare totali.
(2013) – Austin – Marc Marquez (SPA, Honda)
(2014) – ” ” – Marc Marquez (SPA, Honda)
(2015) – ” ” – Marc Marquez (SPA, Honda)
(2016) – ” ” – Marc Marquez (SPA, Honda)
(2017) – ” ” – Marc Marquez (SPA, Honda)
(2018) – ” ” – Marc Marquez (SPA, Honda)
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