Milan, 2% a Silva: Lega su Fassone, offerte da Hong Kong e Macao ad Elliott, che vuole Conte al posto di Gattuso e accelera per Leonardo

Sia Fassone che Mirabelli sono stati a Londra per incontrare Elliott, che starebbe pensando ad una vera e propria rivoluzione con l’addio dei due dirigenti e di Gattuso, che verrebbero sostituiti da Gazidis, Leonardo, Gandini, Maldini o Giuntoli, oltre a Conte come allenatore. Nel frattempo, il Milan potrebbe tornare cinese, visto che sono pervenute offerte ufficiali da imprenditori di Hong Kong e Macao, ma il 2% sarà ceduto a Silva 

Se la situazione societaria sembra aver concluso il suo percorso, non si può dire lo stesso per quello dirigenziale in casa Milan, che vivrà i giorni fondamentali per il proprio futuro, tra il ricorso al TAS di Losanna, che giovedì 19 rivelerà la partecipazione o meno alla prossima Europa League, e, soprattutto, il cda del 21, che completerà il quadro del nuovo management. 

In tal senso, nei giorni scorsi Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone sono stati a Londra, non solo per motivi di calciomercato, con la possibile offerta al Chelsea per Alvaro Morata, alternativa a Gonzalo Higuain della Juventus, ma anche e soprattutto per incontrare Paul Singer e i massimi esponenti di Elliott, il fondo americano diventato proprietario del club rossonero dopo l’escussione del pegno per il risarcimento del debito dell’ormai ex presidente Yonghong Li, che sarà sostituito da Paolo Scaroni come nuovo capo dei meneghini. 

Nei giorni scorsi erano circolate voci sempre più insistenti su una possibile rivoluzione nella dirigenza del Milan, che potrebbe portare all’addio della coppia Fassone-Mirabelli, con il secondo che potrebbe diventare il nuovo ad della Lega Serie A

In tal senso, Elliott avrebbe trovato un’intesa di massima per il clamoroso ritorno di Leonardo, che dovrebbe diventare nuovo direttore generale, che verrebbe coadiuvato da Ivan Gazidis come nuovo amministratore delegato, mentre il ruolo di direttore sportivo dovrebbe andare a Mario Giuntoli, assistito da Paolo Maldini come direttore tecnico, senza dimenticare ovviamente il possibile ritorno di Umberto Gandini, che potrebbe ricoprire il ruolo di dg o di ad. 

In realtà, nella possibile rivoluzione di Elliott entrerebbe anche lo stesso Rino Gattuso, nonostante sia stato l’unico nome menzionato nel comunicato ufficiale con il quale il fondo americano aveva annunciato “l’acquisto” del Milan.

Proprio in questo senso vanno lette le indiscrezioni sempre più insistenti sul possibile arrivo di Antonio Conte, con il quale ci sarebbe addirittura già un’intesa di massima. 

Infine, oltre ai soliti soggetti interessati, quali Commisso, Ross, Ricketts e alcuni imprenditori arabi e malesi, nelle ultime ore si sarebbero rifatti vivi anche i cinesi, con personaggi importanti sia di Hong Kong che di Macao pronti a presentare offerte importanti. 

Il tutto, ovviamente, tenendo conto che il 2% del Milan sarà ceduto, a breve, a Marco Silva, imprenditore milanese, e, soprattutto, Elliott ha intenzione di cambiare management nel corso di qualche mese, forse addirittura affiancando Fassone e Mirabelli fino a fine anno. 

L’intenzione di Elliott, però, è chiara: dare stabilità economica e sportiva al Milan, gestire per 2-3 anni e, poi, solo dopo, quando cioè avrà la possibilità di rientrare definitivamente dall’investimento fatto e, soprattutto, guadagnarsi qualcosa, cederlo al miglior offerente per una cifra tra i 500 e i 600 milioni di euro. 

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