“7-8 mesi di stop”: ci rivediamo la prossima stagione | L’infortunio è di una gravità impressionante

La Serie A perde per tutta la stagione uno dei migliori giocatori, a causa della lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Gli infortuni non rappresentano un problema soltanto per chi ne soffre o per i club di appartenenza, sono un qualcosa che rischiano di inficiare la qualità dello spettacolo proposto e, di conseguenza, causare un danno all’intero sistema. Nonostante preservare l’integrità fisica dei calciatori dovrebbe rappresentare una delle massime priorità, il numero di partite da disputare non accenna a diminuire.
Novembre è appena cominciato e un giocatore top europeo potrebbe già aver disputato, in poco meno di tre mesi, tra le diciassette e le diciannove partite in stagione, tra società e nazionali. Victor Osimhen, ad esempio, ha sofferto un infortunio mentre era impegnato con la Nigeria, qualcosa che assomiglia a un déjà-vu.
L’attaccante del Napoli non è potuto scendere in campo nel big match del Maradona contro il Milan, che però non è messo meglio. Già a corto di soluzioni offensive, Pioli ha perso ben tre difensori nell’arco di ventiquattro ore: Simon Kjaer, Pierre Kalulu e Marco Pellegrino.
Se per il danese il problema muscolare non ha avuto alcun risvolto di lungo periodo, anzi tornerà già a disposizione per la gara contro l’Udinese, gli altri due non sono stati così fortunati: l’argentino ne avrà per quaranta giorni, il francese per almeno quattro mesi. Questo vuol dire che da qui al mese di gennaio, i rossoneri avranno a disposizione soltanto tre centrali.
Stagione finita
Un altro difensore che ha avuto la peggio di recente è Perr Schuurs. Rimasto a terra dopo un contrasto con Calhanoglu in occasione della partita Torino-Inter dello scorso 21 ottobre, è uscito in lacrime dal campo, facendo prospettare il peggio.
E infatti nei giorni successivi gli esami strumentali hanno rivelato la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. La stagione 2023-24 è già terminata, per lui.

Avere pazienza
Il momento peggiore di un infortunio è costituito dal periodo di riabilitazione. Nella giornata di martedì, il chirurgo che ha effettuato la ricostruzione del ginocchio di Schuurs è intervenuto ai microfoni di Tuttosport.
«L’intervento è perfettamente riuscito, nei modi e nei tempi previsti», ha dichiarato il dottor Stefano Zaccagnini. «Adesso il ragazzo deve avere pazienza, però. Tempi di recupero? Tra i sette e gli otto mesi: è la media tra i professionisti di questo livello. Può sembrare paradossale, ma se si è giovani e si sollecita troppo l’articolazione, il rischio di una nuova rottura sale fino al 30%, mentre se si ha un’età maggiore la percentuale scende. E l’olandese ha soltanto 23 anni…».